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Come capire se si soffre di binge eating?

11 Maggio 2022

Come capire se si soffre di binge eating? E soprattutto in cosa si differenzia questa patologia dalla bulimia? La parola binge eating è ormai entrata a far parte del nostro vocabolario, nello specifico per identificare un disturbo del comportamento alimentare. Il binge eating è caratterizzato da un’alternanza disordinata tra periodi di astinenza e di trasgressione, che si risolvono in ricorrenti abbuffate. Chi ha questo tipo di problema trascorre giorni senza mangiare o mangiando pochissimo. Proprio tale sforzo innesca successivamente una perdita di controllo e la conseguente ingozzata. Tuttavia vedremo nel dettaglio come l’abbuffata sia solamente una parte del problema.  Soprattutto il momento precedente alla scorpacciata è strettamente connesso al binge eating

Come capire se si soffre di binge eating? Le differenze con la bulimia

Nella bulimia non ci sono veri e propri momenti di digiuno, la persona che ha problematiche bulimiche mangia con regolarità spinta da un bisogno interiore e ingurgita quantità significative di qualsiasi cibo. Il soggetto bulimico si ingozza senza alternare periodi di restrizione alimentare. Nel binge eating, invece, il problema non è circoscritto alle sole abbuffate. Nello specifico, il circolo vizioso che si instaura nel binge eating è caratterizzato da un eccesso iniziale di controllo che serve a ritardare quanto più possibile il momento dell’abbuffata. L’abbuffata segue subito dopo ed è la conseguenza di un momento di digiuno forzato. Un regime alimentare ipocalorico dettato dalla voglia di dimagrire o comunque di perdere velocemente peso. 

Come capire se si soffre di binge eating? La dieta

Spesso la dieta sembra essere l’unica soluzione per perdere peso. Spesso, purtroppo, capita anche che le persone alternino diversi percorsi di dimagrimento, senza però riuscire veramente a portarne uno a termine. Il regime alimentare è sicuramente importante nell’ambito di una dieta. Per questo motivo il consiglio tecnico che cerco di dare è quello di trovare la tipologia più adeguata di dieta in base ad un’idea dipiaceredel cibo. Insieme alla Dott.ssa Marta Stefani, esperta in Scienze dell’alimentazione, costruiamo percorsi alimentari basati proprio sul concetto di piacere collegato alla dieta. Cerchiamo cioè di calzare ogni tipologia di alimento in base alle preferenze della persone. Lasciando da parte le “grammature” e concentrandoci sul benessere del soggetto.

Nel caso del binge eating l’approccio non è semplice. L’alternanza di controllo/perdita di controllo abitua dapprima il soggetto ad assumere la  minima quantità di calorie sufficienti per non prendere peso – anzi per perderlo – e subito dopo attiva il circuito disfunzionale che lo porta a cedere alle abbuffate incontrollate. Il trattamento di questa problematica necessita quindi di un intervento psicologico a monte, per riuscire a rompere il circuito disfunzionale agendo sul meccanismo percettivo-reattivo del paziente.

Come capire se si soffre di binge eating? Ansia e depressione

Spesso il fatto di perdere il controllo nel consumo di cibo e comunque il non riuscire a perdere peso,  può innescare parallelamente degli stati emotivi di disagio anche gravi

In primo luogo può generarsi una condizione di ansia. I momenti dei pasti vengono vissuti come particolarmente negativi e ciò fa salire il livello di tensione. L’insoddisfazione aumenta, portando anche a momenti depressivi di chiusura. Dal punto di vista relazionale stare in mezzo alle altre persone viene vissuto negativamente per la paura di essere giudicati. Un circolo vizioso che dal punto di vista emotivo conduce la persona a chiudersi in se stessa, e paradossalmente a trovare nell’alternanza fra dieta restrittiva e abbuffata una modalità con cui gestire le emozioni. Ovviamente i sensi di colpa aumentano e il soggetto sviluppa oltremodo un senso di inadeguatezza. 

Terapia Breve Strategica e binge eating

Nel caso del binge eating, mediante la Terapia Breve Strategica si cerca di favorire una rottura del circolo vizioso digiuno – abbuffata, per ritrovare una forma di  benessere alimentare basato su un regime di sostentamento più sano ed equilibrato. La Terapia Breve Strategica fornisce un corretto supporto emotivo in grado di favorire il recupero psicologico del soggetto. E’ comunque necessario che dal punto di vista psicologico la persona sia pronta ad iniziare un percorso alimentare diverso e incentrato sul piacere di una alimentazione corretta.

Se vuoi saperne di più sul percorso integrato fra psicologia e nutrizionismo che svolgo in collaborazione con la Dott.ssa Marta Stefani, responsabile della Farmacia Santrovaso, contattami al 340 41.90.915 oppure scrivimi a: studio@guidodacutipsicologo.it

 

Categorie:

Tag: binge eating, bulimia, disturbi del comportamento alimentare, Terapia Breve Strategica

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