Cosa causa la bassa autostima personale? Quali sono i circoli viziosi disfunzionali che ci fanno vedere tutto in maniera negativa? Le trappole della nostra mente sono spesso in agguato, così come gli eventi sfortunati della nostra vita. Quando entriamo in modalità di pensiero poco costruttive, oppure viviamo eventi spiacevoli, possiamo in qualche maniera determinare una riduzione della nostra autostima. Il rischio è poi quello di non riconoscere più il proprio valore personale, di non essere soddisfatti di quello che si fa oppure anche di chiedere sempre di più a se stessi senza riuscire a realizzarlo. Elementi questi che possono minare la consapevolezza di noi stessi, e costruire un’immagine non in linea con quello che vorremmo essere. Vediamo allora nel dettaglio che cosa causa la bassa autostima.
La parola “critica” sembra sempre avere un connotato negativo. Quando riceviamo delle critiche ci sentiamo sotto esame. Ciò è vero soprattutto in età adolescenziale, quando la “paternale”, invece di apparire costruttiva, può diventare altamente disfunzionale. Le buone intenzioni dei genitori rispetto ad un comportamento dei figli possono essere vissute appunto come una critica eccessiva, e quindi non ben accetta o addirittura rifiutata. Anche in età adulta un atteggiamento critico può essere interpretato in chiave disfunzionale. Ad esempio sul lavoro, oppure anche fra amici o nel mondo dello sport, le critiche rischiano di abbassare l’autostima, e di essere vissute con grande disagio, a livello emotivo.
La critica, se accettata e trasformata in feedback relazionale, assume un tono completamente differente. Può essere fondamentale in adolescenza nel momento chiave di costruzione dell’identità, ma anche in età adulta, quando è fondamentale ascoltare i giudizi altrui, mettersi in discussione ed essere anche riconosciuti.
Vivere da soli, in disparte, presenta sicuramente una serie di vantaggi. Possiamo decidere in autonomia, non dobbiamo confrontarci con nessuno, possiamo fare come meglio crediamo. Tuttavia prima o poi, nella nostra vita, ci troveremo a convivere all’interno di un gruppo.
Appartenere o essere inseriti in un gruppo è fondamentale per la nostra socialità, anche per essere riconosciuti, ascoltati e compresi. Quando iniziamo ad isolarci, quando fatichiamo a stare in mezzo agli altri e tendiamo a chiuderci in noi stessi, iniziamo a sentirci soli, la nostra autostima diminuisce e iniziamo a pensare di non essere all’altezza. In determinate situazioni accade di sentirsi giudicati dagli altri proprio per il fatto di non riconoscersi veramente inclusi. Invece la socialità è fondamentale per essere riconosciuti, per responsabilizzarsi, per assumere un ruolo e imparare ad accettare il giudizio degli altri come una valutazione fondamentale per la crescita.
Avere dei progetti in mente aiuta a mantenerci stimolati e attivi. Con il termine “progetti” in questo particolare contesto si intende qualsiasi pianificazione orientata a fissare e raggiungere obiettivi, nella vita lavorativa come in quella personale. Un paziente durante le sedute ha definito il suo progetto quello di trovare un lavoro stabile e più vicino alle proprie esigenze. Quando siamo senza progetti, sia personali che lavorativi, la nostra autostima si riduce sensibilmente.
Anche nel contesto lavorativo, costruire sempre nuove sfide diventa molto stimolante; per contro può diventare frustrante il dover fare e ripetere sempre le stesse cose. Un paziente lavora da quindici anni nella stessa organizzazione, ha sempre le stesse mansioni, addirittura alcune attività sono state sostituite dall’introduzione di nuove macchine, si sente stanco e frustrato, e la sua autostima è così bassa che non riesce a decidersi a cambiare lavoro. Avere sempre nuovi progetti è fondamentale per poter incoraggiare la propria autostima.
Tra gli altri fattori che possono portare ad avere una bassa autostima c’è la scarsa fiducia in se stessi, il fatto di credere in maniera poco convinta nelle proprie capacità. La conseguenza è di non riuscire a intravedere e fissare obiettivi realistici, coerenti con i propri valori.
Anche dipendere sempre da altre persone, un partner, i genitori o un’amicizia, alla lunga può rivelarsi disfunzionale perchè rischiamo di non riconoscere le nostre capacità e il nostro reale valore. Infine anche la continua ricerca di consensi e la paura di mettersi in gioco, possono determinare una difficoltà ad avere una reale e concreta stima di se stessi.
Categorie: Crescita Personale
Tag: ansia, autostima, crescita personale, insicurezza
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