Perchè si ha paura dell’abbandono? Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha avuto paura di rimanere solo. E magari è effettivamente accaduto. Vi sono situazioni nella nostra vita in cui può accadere ad esempio di essere lasciati dal nostro partner. La paura di rimanere soli diventa insopportabile, non sappiamo come comportarci, viviamo momenti di profondo malessere fisico. La paura dell’abbandono si può manifestare in molte modalità e situazioni, nell’articolo di oggi approfondiremo proprio queste tematiche attraverso alcuni racconti reali.
V. (nome di fantasia) si è sentito perso nel momento in cui la sua compagna ha deciso di interrompere la loro relazione. Ritrovarsi improvvisamente solo lo ha fatto cadere in una condizione di oblio emotivo. “Piango spesso, penso sempre a lei e non riesco a parlare con nessuno”. Questa circostanza ha comportato reazioni emotive di sofferenza, anche perchè non riesce a darsi una spiegazione: in fondo non c’era un’altra persona e neppure fondati motivi di dissenso, di incomunicabilità. La relazione sembrava funzionare, ma lei ha sentito di non essere più innamorata e ha preferito lasciarlo. V. è disperato, la cosa che lo fa stare ancora più male è il sentirsi solo, una condizione di cui purtroppo aveva già fatto esperienza in precedenza.
Nel caso di V., la sofferenza della fine della relazione, è andata ad accrescere pesantemente la sua personale vicenda di abbandoni. Ognuno di noi, nella propria esperienza, ha vissuto momenti più o meno drammatici di distacco. Riuscire a trasformarli in qualcosa di costruttivo è difficile, ma può risultare particolarmente funzionale alla crescita. Nel caso di V. l’abbandono è una situazione estrema, quasi come se ogni cosa che accade nella sua vita lo riportasse ad una dimensione angosciante di “distacco”. La sua è una paura costante che questa situazione dolorosa possa diventare cronica.
La paura di essere abbandonati dal proprio o dalla propria partner, può portare a mettere in campo un atteggiamento possessivo e di forte gelosia. La logica di fondo è quella di evitare che vi possa essere una separazione, in modo da non soffrire. Il paradosso è che proprio la preoccupazione di non mettere in discussione la relazione, rischia di creare delle fratture. La paura diventa la sensazione preponderante, ogni situazione, ogni piccola discussione, ogni contrarietà diventano motivo di tensione interna, di ansia. Si arriva a temere i rapporti sociali con terzi, le uscite, e qualsiasi comportamento che non rientra nei propri schemi di pensiero. La paura dell’abbandono diventa limitante e nella maggior parte dei casi porta ad un definitivo allontanamento del partner.
Nei miei percorsi di psicoterapia uno degli obiettivi primari che pongo in ogni fase iniziale è quello di ridurre la sintomatologia ansiosa. Tuttavia non basta. Nel senso che un miglioramento della situazione non è sufficiente. Spesso è fondamentale guidare la persona al superamento di quegli schemi mentali che la bloccano. La percezione che l’abbandono venga vissuto come qualcosa di frustrante, ed impossibile da superare emotivamente, deve invece essere ribaltata, ovvero deve diventare un’opportunità. Una motivazione che ci aiuta a crescere e rispetto alla quale possiamo fare delle valutazioni più profonde di noi stessi. L’abbandono fa male ma se ne rimaniamo travolti la condizione può diventare molto dolorosa, quasi al limite della sopportazione. Trasformare un limite in una risorsa è fondamentale per la nostra crescita personale e per il senso positivo di autostima che ci deve sempre accompagnare.
Categorie: Ansia e panico
Tag: abbandono, ansia, autostima, paura, paura dell'abbandono
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