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Che cos’è l’ansia scolastica? Un caso reale

13 Febbraio 2023

Che cos’è l’ansia scolastica? E soprattutto a cosa può portare? Ho deciso di parlare di ansia scolastica in quanto da molti anni seguo studenti sia di scuola superiore che universitari. I livelli di gravità dell’ansia sono sempre differenti, ma hanno un comune denominatore: quello di inficiare la qualità dello studio e di intervenire negativamente sulla vita dei ragazzi. Attraverso l’esempio riportato in questo articolo racconterò la sintomatologia ansiosa che vivono i giovani e le conseguenze che tale situazione può creare nella loro vita e in quella delle loro famiglie.

Che cos’è l’ansia scolastica? La sintomatologia

S. (iniziale di fantasia) ha sedici anni e da circa un mese non riesce più ad andare a scuola. La madre è molto preoccupata e mi contatta per chiedere aiuto. Riferisce che la figlia non riesce ad uscire di casa per andare a scuola, piange spesso e si chiude quasi ogni giorno nella propria stanza. La paura delle verifiche sembra bloccarla, ma si trova a disagio anche per le normali lezioni. In realtà il paradosso è che le verifiche vengono anche superate, ma malgrado ciò la sensazione di paura di perdere il controllo e di non sentirsi all’altezza rende la situazione scolastica invivibile. La paura è diventata bloccante e ha attivato anche il timore del giudizio degli altri, che giorno dopo giorno cresce a dismisura. 

Che cos’è l’ansia scolastica? Gli evitamenti che peggiorano la situazione

La situazione è molto peggiorata in quanto S. non è neanche più riuscita a praticare il basket, per il quale ha una grande passione. L’idea di provare analoghe sensazioni sgradevoli, la paura del giudizio degli altri e quindi il timore di non riuscire più a fornire prestazioni sportive di livello, hanno portato ad un lento distacco dagli allenamenti. Anche le uscite con gli amici si sono molto ridotte; S. preferisce non cadere in situazioni di disagio. La preoccupazione è anche quella di avere reazioni emotive esagerate che potrebbero mettere a disagio anche gli amici. Simili decisioni sono tipiche in casi come questo e si definiscono di “evitamento”, quando cioè si tende ad evitare una situazione di cui si ha paura, immaginando così di risolvere il problema. In realtà il problema persiste e si ripresenterà puntualmente alla prossima occasione. La paura che prova S. risulta così sempre più bloccante al punto da renderle la vita difficile e invalidante. 

Le conseguenze sulla famiglia

Ovviamente anche la famiglia si trova in grossa difficoltà. I genitori non sanno come muoversi e come relazionarsi nei confronti della figlia. Temono che un atteggiamento troppo rigido possa portare ad una maggiore chiusura. Però anche troppa apertura potrebbe non essere utile e potrebbe addirittura rischiare di favorire i comportamenti disfunzionali. La difficoltà sta proprio nel cercare di mantenere un sistema di regole condiviso, usando tuttavia una flessibilità relazionale. Il momento di difficoltà deve portare i genitori ad aumentare il dialogo, ponendosi come punto chiave e riferimento per la figlia. 

Il percorso di terapia

Il percorso di terapia iniziato con S. ha posto sin da subito in primo piano la riduzione della sintomatologia invalidante della ragazza. L’età è estremamente delicata. Si vivono emozioni molto forti, non solo ansia, ma anche sofferenza, tristezza e rabbia. Un mix emotivo che crea confusione e può portare a sentirsi smarriti e a non sapere come comportarsi. Parallelamente anche l’intervento sulla famiglia è stato fondamentale, soprattutto per aiutare i genitori ad essere efficaci nella relazione con S.. In queste situazioni molto spesso la famiglia, cercando di essere d’aiuto alla figlia, raccoglie soltanto freddezza e disapprovazione. Le adeguate modalità di ascolto, la comunicazione e le giuste condizioni relazionali possono essere regole veramente importanti di supporto per gli adolescenti. In questo caso il lavoro congiunto sulla famiglia, sulle necessità e sulle emozioni della ragazza, ha avuto un successo terapeutico importante. 

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Tag: adolescenti, ansia, Ansia da prestazione, ansia scolastica, famiglia

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