Quando una persona si può definire “alcolizzato”? Questa è una domanda complessa, la cui risposta va elaborata e descritta nello specifico. E’ credenza comune che l’alcolista sia un soggetto che consuma smodate quantità di alcol ogni giorno. Questa è senza dubbio una delle situazioni in cui l’alcol può diventare un problema, ma vi sono anche altre condizioni che possiamo descrivere come tipiche dell’alcolismo, o che denotano comunque una criticità nel consumo. In una società nella quale a livello culturale il consumo di alcolici è considerato normale, per alcune persone invece l’alcol può diventare un problema. Affronteremo nell’articolo tutte quelle situazioni in cui il consumo di alcol può risultare pericoloso per la salute fisica e mentale dell’individuo.
Un paziente definisce questo consumo come la sua modalità preferita di passare il fine settimana. Inizia addirittura il venerdì con alcuni aperitivi in prima serata, per poi concludere in bellezza alla domenica sera. Si tratta di passare da un bar all’altro, ritrovandosi sempre con le stesse persone, facendo due chiacchiere e trascorrendo le serate del weekend. In estate preferisce i bar all’aperto, nei parchi e chioschi estivi, per prendere il fresco. Durante la settimana riporta di non bere mai, fa un po ‘di sport, va a letto presto, ma il fine settimana si trasforma in un’odissea. Siamo molto vicini al fenomeno del “binge drinking”, cioè bere alcolici fino ad ubriacarsi in una fascia temporale molto ridotta. In realtà il caso di questo paziente è leggermente diverso, perchè si tratta di un’assunzione di alcool solo durante il fine settimana, magari con un exploit di punta il sabato sera. Bere in maniera prolungata in un periodo così breve è pericoloso perchè si instaura una vera e propria forma di dipendenza.
Se vuoi saperne di più relativamente al binge drinking leggi il mio articolo: Cos’è il binge drinking?
Il caso di R. (iniziali di fantasia) è una situazione in cui il consumo è costituito da quantità non particolarmente eccessive ma con frequenza giornaliera. Ad esempio, un giorno si tratta di alcuni spritz serali, il successivo magari qualche birra, quello dopo ancora un aperitivo alcolico. R. sente la necessità di bere tutti i giorni. Poche quantità, ma tutti i giorni. Quando si trova al lavoro e viene coinvolto in una discussione impegnativa, sente la necessità di un goccio d’alcol. Vorrebbe subito uscire, andare al bar e bere qualcosa che lo aiuti a calmarsi. Facendo forza su se stesso alcune sere tenta di resistere e al termine della giornata lavorativa va direttamente a casa. Molto più spesso, però, cede alla tentazione ed entra in un bar. Sa di correre il rischio di non riuscire a controllarsi; sa che almeno una volta alla settimana esagererà nel consumo e rientrerà ubriaco a casa dei genitori . La sofferenza per questi insuccessi e l’incapacità di gestire il consumo lo blocca e lo fa stare molto male.
Spesso vi sono situazioni in cui anche un consumo di poche quantità di alcol può diventare una forma di dipendenza. Ad esempio ci sono persone che bevono prima di entrare in macchina, se devono fare viaggi medio lunghi. La tensione li induce a bere un paio di birre, per tranquillizzarsi. Una cosa analoga avviene a chi deve viaggiare in aereo e vuole vincere la paura del volo. Vi sono addirittura persone che, al termine di una giornata stressante, assumono alcol per favorire il sonno. Sembrano forme di dipendenza di poco conto, invece nel momento in cui l’alcol acquisisce una funzione organica e psicologica ben precisa, il rischio di avvertire il bisogno di continuare ad assumerlo è molto grande. Negli esempi precedenti abbiamo visto come l’alcol assolva ad una funzione, ovvero altera le nostre capacità emotive di affrontare taluni eventi e situazioni. Per tale motivo è fondamentale non sottovalutare nessuna forma di abuso alcolico, perchè come accennato sopra si tratta di una forma di dipendenza estremamente subdola e pericolosa.
Categorie: Dipendenze
Tag: alcol, alcoldipendenza, alcolizzato, dipendenza
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