Menu

I disturbi alimentari sono una lotta silenziosa che colpisce tanti. Scopri come riconoscerli e perché è importante cercare aiuto

7 Gennaio 2025

I disturbi alimentari sono una lotta silenziosa che colpisce tanti. Potremmo definirli quasi un’epidemia silenziosa, che nei casi più gravi – e purtroppo ancora se ne registrano – può portare anche alla morte. Coinvolge sia adolescenti che persone adulte. Spesso nei miei articoli ho posto l’attenzione sull’importanza di parlare di questo argomento, ritengo fondamentale diffondere contenuti che possano sensibilizzare rispetto ai disturbi del comportamento alimentare. Aiutare le persone che sviluppano un rapporto disfunzionale con il cibo è sempre molto complesso. Soprattutto è determinante che la persona riconosca il problema e capisca di avere bisogno di essere aiutata. Nell’articolo di oggi vedremo come riconoscerli e perché è importante cercare aiuto. 

I disturbi alimentari sono una lotta silenziosa che colpisce tanti. Come riconoscerli

In materia di disturbi alimentari ritengo vi sia sempre molta confusione, ed anche una certa tendenza a formulare diagnosi in maniera troppo semplicistica. Partirei dalla relazione che ognuno di noi sviluppa nei confronti del cibo. Spesso mangiamo non tanto e non solo per necessità, ma per sentirci meglio, magari esagerando con i cibi che ci danno più soddisfazione da un punto di vista emotivo. Oppure, al contrario, in alcune situazioni ci limitiamo troppo o addirittura evitiamo di mangiare, per costruire inconsciamente una forma di difesa nei confronti delle nostre emozioni. Non mangiare per non concedersi il piacere e quindi nascondere e non sentire le emozioni. Ognuno di noi sviluppa in maniera differente la propria relazione con il cibo. Purtroppo, però, in molti casi questa relazione è anomala, irregolare rispetto al comportamento corretto da assumere.

I disturbi alimentari sono una lotta silenziosa che colpisce tanti. Quando diventa problematica?

Il fatto di avere una specifica modalità di rapporto con il cibo non determina necessariamente una condizione disfunzionale. La differenza sta nella misura in cui essa riduce la qualità della nostra vita, sia da un punto di vista comportamentale che emotivo. Spesso solo il mangiare senza controllo diventa l’unica modalità per provare piacere. Una sorta di fame emotiva, mangiare ci porta emozioni perchè non mangiare significa affrontare la realtà senza filtri, e tutto diventa più difficile e complicato. Tuttavia, se ingozzarsi di cibo sul momento ci fa sentire meglio, alla lunga determinerà però una condizione di scarsa soddisfazione. Inizieremo a non piacerci più da un punto di vista fisico ed organico. Quando il cibo arriva ad influenzare la gestione della nostra vita emotiva, il rischio di sviluppare un disturbo del comportamento alimentare diventa reale. 

I segnali da non sottovalutare

Vi sono alcuni segnali sia fisici che emotivi ai quali prestare attenzione per riconoscere un disturbo del comportamento alimentare. Di seguito alcuni esempi:

  • Il controllo del cibo, una sorta di eccessiva fissazione nel controllare ciò che viene assunto. Dal calcolo puntuale delle calorie, al fatto di evitare tutti quei cibi ritenuti “cattivi” ai fini della dieta, oppure ancora una rigidità generale nel rapporto con il cibo;
  • ricorrere all’Over-exercising, ovvero alla pratica di mettere in atto un’attività fisica eccessiva a seguito dei pasti, nella convinzione che si attivi una sorta di  compensazione;
  • provare sensi di colpa, imbarazzo, disagio dopo aver mangiato, anche dopo aver consumato piccole quantità di cibo. In alcune di queste situazioni possono verificarsi condotte compensative, come il vomito autoindotto, oppure l’uso di lassativi. 

Questi sono alcuni degli elementi e comportamenti che possiamo annoverare come pericolosi nel rapporto con il cibo e l’alimentazione.

La psicoterapia come strumento di consapevolezza e miglioramento

Attraverso la psicoterapia possiamo veramente dare una svolta nel caso dei disturbi del comportamento alimentare. La Terapia Breve Strategica suggerisce sia strumenti che strategie pratiche per migliorare la sintomatologia. Inoltre aiuta a fare una profonda riflessione rispetto a se stessi, per meglio comprendere la funzione del cibo e per capire come trovare modalità di gestione emotiva differenti e funzionali. Superare una problematica con il cibo è possibile, ma dobbiamo essere consapevoli di quanto ci sta accadendo e trovare le motivazioni per iniziare un percorso di cambiamento. 

Se vuoi iniziare il tuo percorso di psicoterapia contattami al 3404190915 oppure fissa un appuntamento direttamente dalla mia agenda online.

Categorie:

Tag: disturbi alimentari, disturbi del comportamento alimentare, piacere del cibo, Terapia Breve Strategica

Torna al blog
Condividi:

Il mio shop

Contattami su Whatsapp