Il paradosso della dieta risiede nel fatto che tutte sono efficaci, tuttavia nessuna funziona realmente. Ci impegniamo per mesi in diete restrittive con l’obiettivo di perdere peso ed essere in forma, tuttavia pur riuscendovi per un certo periodo, poi crolliamo nuovamente cedendo al cibo. La conseguenza è di riprendere i chili persi e decidere nuovamente di iniziare una dieta, magari veloce e rapida, in modo da riperdere i chili di troppo in breve tempo. Entriamo perciò in un circolo vizioso in cui la dieta non è una soluzione funzionale bensì la nostra tentata soluzione che peggiora e mantiene il nostro problema nei confronti del cibo e dei chili di troppo.
Vedremo oggi tre elementi fallimentari di una dieta, andando ad approfondire i comportamenti che riteniamo corretti e che invece complicano il problema.
Ognuno di noi, almeno in un’occasione, ha sperimentato la sensazione di non riuscire a resistere ad un cibo che si desidera e che piace tantissimo. Soprattutto se ci troviamo in un regime alimentare di dieta. Porsi un divieto nei confronti di un cibo 
altamente calorico, che però è il nostro preferito, ci porta a vivere tale alimento come qualcosa di altamente desiderabile.
Il rischio di una trasgressione è molto vicina, con la conseguenza di vivere fortissimi sensi di colpa. Quando la dieta è eccessivamente rigida il rischio è di incorrere in momenti di eccesso ed esagerazione a livello alimentare è molto alto.
Nel primo periodo di dieta spesso si hanno risultati positivi in brevissimo tempo, questo risultato è un successo subdolo e apparente. Il problema è legato al fatto che, una volta persi i primi chili, dopo si fatica molto a perderne altri e a mantenere il nuovo peso forma acquisito. La conseguenza è di riprendere tutti i chili persi e avere una reazione emotiva di sfiducia e sconforto. Si vive il ripetersi di una sensazione di vittoria ed inganno di aver raggiunto ottimi risultati, a momenti in cui invece si percepisce frustrazione per non essere realmente riusciti a perdere peso e aver raggiunto il peso forma.
“Non mangio e riesco a mantenere il peso forma”Riuscire a mantenere un peso forma ideale, rinunciando completamente a mangiare, è un percorso faticoso e non privo di sofferenze. Perdere tanti chili in maniera rapida, evitando di mangiare, implica rinunciare alle sensazioni di piacere connesse con il cibo. L’autoninganno che si cela dietro questa modalità di pensiero e comportamento, è la convinzione che essere magri ci porta ad essere più desiderati, belli e accettati dalle altre persone. Spesso il rischio che si nasconde dietro ad un comportamento di divieto e restrizione del cibo, è di poter sviluppare un disturbo alimentare, come ad esempio l’anoressia, tematica già trattata in precedenti articoli.
Nei prossimi articoli approfondiremo ulteriori comportamenti disfunzionali messi in atto nel momento in cui iniziamo una dieta.
Bibliografia:
Nardone G. “La dieta paradossale” Ponte alle Grazie (2007)
Nardone G., Verbitz T., Milanese R. “Le prigioni del cibo. Vomiting, anoressia, bulimia” Ponte alle Grazie (1999)
Categorie: Disturbi Alimentari
Tag: dieta, disturbi del comportamento alimentare
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