Ansia e apatia sono due delle emozioni più diffuse soprattutto in questo periodo storico legato alla pandemia da Covid 19. In realtà non è la prima volta che vengo a contatto con queste due emozioni, anche prima del Covid ho svolto percorsi di terapia in cui la sensazione di apatia era strettamente connessa all’ansia. Nell’articolo di oggi vedremo nel dettaglio l’apatia e l’ansia e cercheremo di capire come sia possibile uscire da queste condizioni emotive così bloccanti ed invalidanti.
L’apatia consiste in una condizione di “mancanza di passione”. In altre parole quello che viene meno è la motivazione, lo stimolo ad agire, ad impegnarsi. E’ una sensazione diversa dalla pigrizia, che identifica la scarsa voglia di fare; l’apatia è proprio uno stato psicologico caratterizzato dalla mancanza di stimoli. Le cose che in precedenza ci rendevano felici, ci stimolavano, in uno stato di apatia ci lasciano indifferenti. Non si tratta di depressione, ma di un senso di vuoto nel quale non trovano spazio le emozioni. Di solito l’apatia insorge a causa di eventi scatenanti, ne è un esempio il Covid 19, oppure altri tipi di frustrazioni o delusioni. Un ambiente familiare poco stimolante con atteggiamenti e modalità di vita sociale pessimiste, possono portare in età adolescenziale o adulta a sviluppare un’apatia diffusa. In tempi di pandemia, poi, la voglia e le possibilità di uscire di casa diminuiscono notevolmente, e la stessa casa di trasforma in un luogo vuoto e privo di stimoli.
Molti pazienti in questi mesi hanno riscontrato grandi difficoltà riferibli ad una condizione di apatia: assenza di desiderio e di motivazione. Il non poter sviluppare i propri progetti di lavoro e di vita ha determinato una sorta di immobilismo, che inevitabilmente è sconfinato in condizioni di ansia generalizzata, espressa sia a livello fisico che mentale. Una paura di perdere il controllo che non si riesce effettivamente a controllare, e si alimenta della stessa apatia. Un vero e proprio circolo vizioso dal quale diventa difficile uscire, soprattutto perchè non siamo aiutati dal contesto che ci circonda e dalla realtà di una chiusura forzata ormai molto prolungata.
Per superare l’apatia, e quindi combattere l’ansia che ne deriva, può essere utile costruire una nuova routine quotidiana. La nostra vita è completamente stravolta, non abbiamo più le stesse abitudini. Provare a programmare una nuova routine è molto importante, il consiglio è proprio quello di iniziare da piccoli obiettivi quotidiani, sforzandosi di insistere su cose nuove. Anche cose piccole da fare, ma che possano essere utili nel cambiare le abitudini. L’ansia a sua volta può rendere l’apatia ancora più forte ed invalidante. Se non provassimo apatia e ansia, se la nostra giornata fosse normale, che cosa faremmo di diverso? E’ una domanda che spesso consiglio di porsi alle persone interessate e ai pazienti, sia nei miei articoli che nei percorsi di psicoterapia, perchè può aiutare a trovare soluzioni efficaci e spingere nella direzione del cambiamento.
Categorie: Ansia e panico
Tag: apatia, coronavirus, paura
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