Mi piacerebbe poter sostenere che l’anoressia è un problema limitato al mondo giovanile, ma l’affermazione sarebbe vera solo in parte perché purtroppo ci si “ammala” di anoressia anche in età adulta, come capita sovente nel mondo patinato delle attrici, delle show-girl, delle modelle e non solo. Anche l’assunzione che si tratti una patologia declinabile solo al femminile sembra non avere più fondamento, perché i canoni estetici basati sulla magrezza e sulla delicatezza dell’aspetto esteriore, di recente sembrano trovare rispondenza anche nell’universo maschile.
Si tratta senza dubbio di un fenomeno di tipo psicosociale: l’ideale di
bellezza filiforme, quasi androgino, è entrato di prepotenza nell’immaginario collettivo femminile, in buona parte influenzato dalla
moda e dalla pubblicità, e di recente, per analoghe ragioni (ma di segno opposto), sembra aver conquistato anche l’universo maschile. Sarebbe oltremodo ingiusto gettare la croce solo e soltanto addosso ai veicoli della comunicazione e della pubblicità; è forse più corretto affermare che esiste anche una situazione di fondo legata all’aumento delle condizioni di benessere e della disponibilità di cibo nelle civiltà avanzate. Come afferma criticamente G. Nardone, infatt
“Nessun affamato si è mai ammalato di anoressia”
L’anoressia è una psicopatologia che si può presentare sotto varie forme; in questo primo articolo intendo fornire un quadro sintetico delle principali sintomatologie e delle loro varianti. Sarebbe forse opportuno distinguere tra anoressia giovanile e dell’età adulta, ma tale differenziazione va al di là degli scopi meramente divulgativi che mi propongo. Se vuoi maggiori informazioni leggi un mio precedente articolo:
“Come ritrovare il piacere perduto”
nel quale approfondisco l’anoressia giovanile e alcune sue caratteristiche.
Le caratteristiche essenziali dell’anoressia si possono facilmente identificare attraverso il significato stesso del termine greco ἀνορεξία: anorexía ovvero privazione dell’appetito. Nella persona anoressica si riscontra una significativa riduzione dell’assunzione di cibo associata ad una altrettanto rilevante perdita di peso corporeo in tempi rapidi.
Il soggetto è ossessionato dalla ricerca della magrezza e dalla paura di essere grassa; vi è una vera e propria distorsione dell’immagine del proprio corpo, che viene visto come a rovescio in una lente di ingrandimento (pur dimagrendo l’impressione è di sentirsi e vedersi grassa). Tale rovesciamento di prospettiva può facilmente innescare un pericoloso effetto domino nei rapporti con i propri coetanei, verso i quali si arriva a sentirsi inferiori ed inadatte e dai quali si tende quindi a prendere le distanze fino ad estraniarsi del tutto dai contatti sociali.
Una caratteristica tipica dell’anoressia consiste nell’ “Over Exercising” l’alternare restrizione alimentare all’esercizio fisico intenso (es. sport aerobici che richiedono sforzi e allenamenti prolungati, quali ginnastica, danza, spinning, etc.), nell’ottica di compensare con l’attività fisica quanto assunto in termini di cibo. Si tratta in qualche modo di una “tentata soluzione”, ovvero di una soluzione che invece di risolvere il problema lo complica mantenendolo e alimentadolo. Il soggetto mantiene un regime alimentare ridotto e contemporaneamente brucia calorie nel tentativo di non ingrassare: un vero e proprio corto circuito psico-fisiologico estremamente pericoloso per la salute della persona.
Risultati eccellenti sono stati raggiunti dalla Terapia Breve Strategica presso il CTS di Arezzo, diretto da Giorgio Nardone, attraverso lo studio e la messa a punto di soluzioni realmente efficaci, che pongono in primo piano il ruolo del paziente, la sua modalità di percezione della realtà, inoltre l’uso di stratagemmi terapeutici e la ristrutturazione della prigione mentale della quale il paziente diventa ostaggio.
Nei prossimi articoli fornirò qualche indicazione di come nella mia pratica clinica affronto i casi di anoressia, attraverso la Terapia Breve Strategica, ma se hai qualche curiosità particolare di cui vuoi parlare, contattami via mail: studio@guidodacutipsicologo o al numero di cellulare 340.41.90.915.
Categorie: Adolescenza, Disturbi Alimentari
Tag: anoressia, disturbi del comportamento alimentare, Terapia Breve Strategica
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