“Christmas Fatigue”, come gestire lo stress di Natale? Con questo termine si intende uno stato di stanchezza legato al Natale e al conseguente periodo di festività. Molte persone proprio in questo periodo dell’anno sono vittime dei consueti malanni di stagione: raffreddori, influenze, febbre, ma non è questo il vero problema. I pensieri e le seccature derivano spesso dal fatto di dover interrompere la nostra routine di lavoro o di studio, perchè l’ingresso nel periodo delle settimane natalizie porta inevitabilmente un cambiamento di abitudini. Dallo stress del lavoro a quello del Natale: questo semplice passaggio determina uno stato di stress pre-natalizio che può influire in vari modi sulla nostra salute fisica e sul benessere mentale.
Lo stress di Natale ed anche il classico bilancio psicologico di fine anno rischiano di condurre a momenti di vero e proprio “burnout natalizio”. Sensazione non dissimile a quella dal più conosciuto burnout in ambito lavorativo, una sorta di esaurimento sul piano fisico ed emotivo, con risvolti di inadeguatezza e paura della solitudine. Ma anche sensazioni di tristezza diffusa, determinata da pensieri ricorrenti, paura di non essere all’altezza e ansia di dover affrontare la relazione con parenti che durante l’anno di solito vediamo poco. Come se si dovesse dimostrare agli altri che Natale per noi è importante e che riusciamo a viverlo serenamente in famiglia. Spesso è proprio il modo con cui guardiamo al Natale che determina in noi questa sensazione di tristezza e paura. Riuscire a ridimensionare la nostra percezione della realtà ci consentirebbe di vivere tutto con maggiore leggerezza.
Nel periodo prefestivo mi capita sovente di fornire supporto ai miei pazienti per aiutarli a prepararsi al meglio al Natale. Soprattutto in situazioni famigliari complesse che richiedono grande attenzione o magari quando la percezione del Natale è vissuta come un momento di forte preoccupazione alimentare. Ma non solo, molti pazienti vivono il Natale come stressante perchè si sentono in obbligo verso parenti o amici, non possono fare quello che vogliono, dedicarsi a se stessi, semplicemente riposando e leggendo di più rispetto a quando sono impegnati lavorativamente.
Vi siete mai chiesti, non tanto come fare per migliorare il vostro Natale, ma come invece potreste peggiorarlo? Vi riporto la risposta di un mio paziente, molto preoccupato del rischio di perdere il controllo dal punto di vista alimentare.
“E’ difficile rispondere a questa domanda, è la prima volta che mi capita di farlo. Di solito ragiono su come potrei stare meglio a Natale. Però credo che in realtà peggiorerei il mio Natale se mi privassi di alcuni cibi o del pranzo stesso. Lo vivrei come un momento di sacrificio che forse non è sensato, visto che il pranzo di Natale è una volta all’anno. Sicuramente lo peggiorerei ancora di più se poi perdessi il controllo anche nei giorni successivi. Forse concedersi almeno il pranzo di Natale, rimanendo attento in tutte le altre occasioni della settimana, mi sembra fattibile.”
Paradossalmente, comprendere cosa potrebbe peggiorare il Natale ci fa capire invece come potremmo facilmente migliorarlo. Provate anche voi a rispondere alla domanda e poi scrivetemi un commento per farmi sapere com’è andata.
Ricordiamoci che Natale è un momento di festività, e sicuramente per molte persone – anche se non per tutti – rappresenta una occasione per fermarsi. Per tale motivo vi consiglio un ulteriore domanda. Provate a fantasticare chiedendovi:
“Se volessi vivere il Natale come se fosse un momento di vacanza non stressante, cosa farei di diverso da quello che ho fatto negli anni scorsi?”
Rispondete cercando di produrre più idee e ipotesi possibili, il passaggio successivo sarà quello di sceglierne una fra le più semplici che avete immaginato e di metterla in pratica.
Categorie: Ansia e panico
Tag: ansia, christmas fatigue, gestione dello stress, natale, Stress, stress di natale
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