La cocaina (benzoilmetilecgonina) viene definita da Wikypedia come:
“una sostanza stupefacente che agisce come potente stimolante del sistema nervoso centrale, vasocostrittore e anestetico. È un alcaloide che si ottiene dalle foglie della coca (Erythroxylum coca), pianta originaria del Sud America, principalmente del Perù, della Colombia e della Bolivia.”
Spesso nei miei articoli mi è capitato di parlare di cocaina, ma non ho mai descritto nello specifico questa sostanza d’abuso, una tra le più utilizzate e conosciute, fonte d’ispirazione di film e serie televisive, che frutta miliardi di euro al narcotraffico e allo spaccio.
La cocaina è una sostanza semisintetica, il principio attivo e l’alcaloide cocaina, viene estratta dalle foglia dell’arbusto di coca, che vengono coltivate in America Latina. E’ una sostanza molto antica, nel passato veniva utilizzata masticando le foglie della pianta, la produzione ed il consumo ha visto un grande aumento durante la conquista spagnola del Sudamerica.
La cocaina ad oggi più diffusa è la “cocaina cloridato”: la polvere bianca, cristallina e amara. Sul mercato di spaccio un grammo di questa sostanza può costare dai 60 ai 100 euro, questo rende tale “business” particolarmente redditizio.
La cocaina nel gergo viene chiamata in modi differenti, a seconda della zona geogafica ma anche rispetto al colore e alla qualità. Di seguito alcuni fra i nomi più diffusi: coca, bianca, bamba, vitamina, porcheria, polvere di stelle e polvere d’angelo, dinamite, pallino, busta, latte.
Tra gli effetti a breve termine si segnalano:
A lungo termine gli effetti della sostanza possono portare a disturbi dell’umore (momenti di tristezza, rabbia o forte paura), ma anche paranoie e allucinazioni uditive o visive. Inoltre anche a livello organico un uso prolungato della sostanza può portare a gravi problematiche cardiache e polmonari. Le forme principali di assunzione sono:
La cocaina crea forte dipendenza. In seguito al finto benessere e all’eccitazione data dalla sostanza, il consumatore sente di non avere energie, di essere stanco. Per tale motivo è spinto a consumare nuovamente la sostanza in modo da rivivere lo stesso stato di benessere precedentemente sperimentato. Tale meccanismo porta ad entrare in un circolo vizioso in cui il consumatore non riesce più a trovare una via d’uscita, e deve continuare a fare uso di sostanza per poter stare bene.
In un precedente articolo ho trattato alcune storie di dipendenza da cocaina, nelle quali l’assuefazione da sostanza ha portato a rimanere intrappolati nel circolo vizioso.
“I sintomi della dipendenza da cocaina”
Categorie: Dipendenze
Tag: dipendenza da cocaina, dipendenza da droghe, sostanze stupefacenti
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