Come aumentare l’autostima nei ragazzi? Domanda non banale! In questo specifico periodo storico gli adolescenti stanno vivendo un momento di grande sofferenza. L’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici e del mondo online in generale, ha allontanato i ragazzi dai momenti sociali e ricreativi. Le relazioni personali reali – quelle non mediate attraverso la rete – hanno un valore differente e la sperimentazione tipica dell’età si è ridotta di conseguenza e in maniera significativa. Le complessità che i ragazzi si trovano ad affrontare li trovano sovente spiazzati e le sensazioni rispetto al futuro sono tendenzialmente negative. Vediamo allora come sia possibile motivare i ragazzi per aiutarli a ritrovare la propria autostima.
Con autostima si intende ovviamente la fiducia che i ragazzi hanno nei confronti di se stessi e delle proprie convinzioni. Una fiducia che deriva dalle esperienze, dalle sensazioni e dalle emozioni vissute. Come ben sappiamo, l’adolescenza è un momento molto delicato di strutturazione della propria identità. Le emozioni vengono vissute in maniera decisamente intensa e per tale motivo le esperienze del periodo adolescenziale hanno un peso fondamentale. L’autostima in questo critico momento adolescenziale aiuta ad accettare se stessi e ad apprezzare le proprie qualità.
In adolescenza, può accadere di vivere i cambiamenti in maniera disfunzionale. Ad esempio il passaggio dalla scuola media alle superiori, oppure dalle superiori all’università, può essere fonte di grande sofferenza. Sovente i ragazzi provano sensazioni di sfiducia nei confronti del futuro. I cambiamenti vengono magari vissuti come impossibili e la sensazione che si prova è quella di non farcela.
Di fronte a queste situazioni la paura può anche diventare invalidante. In qualche caso i ragazzi non vogliono più uscire di casa. I pensieri si canalizzano nella direzione del dubbio e di un futuro incerto. Aumentano quindi le sensazioni di indefinitezza e di insicurezza. I genitori provano a rassicurare, purtroppo senza ottenere risultati concreti. Quando il futuro ci sembra incerto diventa difficile riuscire a fare pensieri positivi e funzionali, la paura di morire può diventare una delle principali sensazioni ricorrenti.
Uno dei principali strumenti che ogni genitore ha a propria disposizione è quello del dialogo. Parlare con i nostri figli è un’arma potentissima, per questo riuscire a relazionarsi e comunicare in maniera efficace è fondamentale. Spesso si interviene sostituendosi ai figli, risolvendo i problemi al posto loro, pensando così di sostenerli e supportarli. Invece il mio consiglio è di provare a stimolarli diversamente, attraverso il dialogo, guidandoli nelle scelte, fornendo loro delle possibili alternative. In età adolescenziale, sebbene il gruppo dei pari abbia un ruolo fondamentale nel veicolare le scelte, anche i genitori rivestono un ruolo fondamentale. I genitori devono essere presenti, favorendo un supporto nelle decisioni e nelle scelte, in qualche caso anche riportando l’adolescente alle conseguenze delle proprie azioni. Comunicare con efficacia con i nostri figli non è sempre facile per le evidenti e ovvie implicazioni emotive. Il consiglio però è quello di provarci continuamente, di dialogare il più possibile, senza imporre il proprio punto di vista ma cercando di capire il ragazzo/a e favorire una discussione funzionale.
Nei miei percorsi di psicoterapia breve strategica aiuto il ragazzo adolescente a superare le paure, a gestire il pensiero, ad affrontare i problemi e a trovare soluzioni funzionali. Inoltre supporto la famiglia facilitando la relazione con i propri figli. Attraverso la mediazione del terapeuta diventa più semplice per i genitori capire come relazionarsi e comunicare con il proprio figlio. Gli adolescenti riescono con l’aiuto della terapia a trovare maggiore serenità, applicando le strategie pratiche fornite dal terapeuta.
Categorie: Adolescenza, Ansia e panico, Genitorialità
Tag: ansia, autostima, genitori
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