Premetto che l’articolo non parlerà di coronavirus – o almeno non in maniera diretta -, ma di come gestire l’ansia, la paura, ed il panico.
In questi giorni ho avvertito una dilagante forma di paura, quasi di terrore, diffusa ad ogni livello. In qualità di specialista ed esperto della materia, credo di poter dare il mio contributo a tutte quelle persone che a livello psicologico e di sensazione stanno percependo una sensazione di paura ed ansia, non necessariamente o soltanto collegata alle vicende del famigerato COVID19. Inoltre fornirò anche piccoli stratagemmi che in questo momento possono essere d’aiuto per superare le preoccupazioni del quotidiano e favorire un miglioramento della situazione personale.
La paura è una delle nostre emozioni di base, è un’emozione arcaica, irrazionale. Ognuno di noi soffre una certa dose di paura in alcuni momenti della propria vita. Paradossalmente in molti casi la paura può rivelarsi addirittura utile, perché stimola una reazione sensoriale in risposta ad una situazione percepita come minacciosa. La tensione ci aiuta e ci permette realmente di sopravvivere. La paura, sebbene sia utile, può tuttavia diventare un limite, può risultare invalidante e portarci a subire dei blocchi mentali. A questi blocchi rispondiamo inconsciamente mettendo in atto comportamenti di evitamento e fuga oppure di richiesta di aiuto, con pesanti ripercussioni sulla la qualità della nostra vita.
Rispetto alle paure odierne del contagio e della malattia, ad esempio, non sento di potermi sbilanciare, perchè non è ancora ben chiara l’entità del problema. Tuttavia mi sento di poter dare un contributo per poter gestire a livello psicologico le sensazioni di ansia e panico che ognuno vive.
Il primo consiglio pratico è quello di limitare appunto la ricerca delle informazioni. Continuare a leggere articoli su diverse testate giornalistiche, ascoltare il telegiornale 24 ore su 24, consultare siti internet o i più disparati social media, può risultare controproducente. Continuare a cercare informazioni ci mette nella condizione di rischiare di “sovra informarci” o essere vittime di fake news, facendo comunque aumentare pensieri e preoccupazioni proprio riguardo queste tematiche.
E’ un meccanismo contradditorio in cui più cerchiamo le informazioni che dovrebbero calmarci e più invece aumentiamo la nostra ansia e le nostre preoccupazioni. Il consiglio è dunque di seguire le pagine e i canali ufficiali, in modo da dare credito solamente a chi è realmente autorizzato a fornire dati aggiornati sull’argomento.
In questi giorni alcuni amici mi hanno confidato di non riuscire quasi a dormire la notte. Continuano a pensare alle conseguenze di un potenziale contagio, a cosa potrebbe accadere, alle ripercussioni sul lavoro in caso di malattia o anche solo di quarantena. Una sorta di “anticipazione” a livello psicologico di quello che potrebbe succedere. O meglio: il pensiero continua a lavorare nella direzione della paura, incrementandola e rendendola sempre più forte, paradossalmente incrementando anche la “certezza” di potersi ammalare.
Come spesso ho consigliato anche in altri articoli, può essere molto utile cercare di evitare di rispondere ai dubbi e alle domande riguardo alla paura (in questo caso quella del contagio). Smettendo di cercare una risposta il dubbio perde d’importanza ed in questo modo la paura cessa di esistere.
Se sentiamo che lo stress diventa eccessivo, siamo angosciati e non riusciamo ad intravvedere una via d’uscita, una tecnica efficace per allentare la tensione è la scrittura. Prendere carta e penna, il computer oppure il tablet, ed iniziare a scrivere ci permette di trovare un momento di tranquillità. Una sorta di sfogo che aiuta a liberare le preoccupazioni che avvertiamo dentro di noi a livello di sensazione inconscia.
Se ancora questo non bastasse, può essere anche molto utile impiegare una tecnica paradossale cioè prendersi una piccola pausa di tempo per esasperare gli stessi sintomi di paura. Ad esempio una decina di minuti in cui concentrarsi ancora di più sulle proprie sensazioni di paura. In una maniera irrazionale e quasi incredibile nell’arco di poco tempo queste paure svaniranno. In realtà quello che succede è che nel periodo in cui ci si concentra sulle proprie angosce, la paura viene affrontata in quella maniera diretta che ne favorisce la presa di coscienza ed il superamento.
Categorie: Ansia e panico
Tag: Attacchi di Panico, coronavirus, coronoavirus, fobie, monofobie, panico
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