Come mantenere alta la motivazione senza poter arrampicare? Questo è il tema dell’intervista di novembre che ho condotto con Oliunid Italia, sito e-commerce specializzato in attrezzatura da arrampicata. Di seguito l’intervista integrale.
L’arrampicata è uno sport che nasce, si sviluppa e cresce soprattutto in outdoor: è in falesia che vediamo i risultati dei nostri allenamenti ed è sempre in falesia (o nelle aree boulder) che ci prendiamo le più grandi soddisfazioni. Dopo una primavera che è stata molto difficile per tutti, e che ha portato con sé una situazione nuova a cui tutti bene o male ci siamo adattati, ora ci ritroviamo in una situazione simile ma meno battaglieri e la motivazione tende a vacillare. Abbiamo quindi chiesto consiglio al Dr. psicologo (ed esperto arrampicatore) Guido D’Acuti.
Ciao e grazie a voi, come sempre, per la possibilità di condividere spunti di valore che mi auguro possano essere utili a tutti gli arrampicatori in ascolto. La difficoltà di questa situazione è legata al fatto che stiamo cercando di abituarci ad una situazione stressante che però non molla la presa. A marzo ci siamo trovati di fronte ad un cambiamento “catastrofico”, abbiamo dovuto mutare tutte le nostre abitudini in tempi molto rapidi. L’essere umano è eccezionale in tutte quelle situazioni in cui c’è necessità di abituarsi a situazioni completamente nuove. Tuttavia mantenere nel tempo dei cambiamenti così grandi è una situazione complessa da sostenere. Soprattutto per quello che riguarda la nostra salute mentale. Dobbiamo lavorare sul cercare un nuovo equilibrio, anche se può sembrare paradossale, perché trovare un equilibrio a fronte di una situazione così delirante non è semplice.
La frustrazione spesso è difficile da gestire. Vivere una chiusura forzata e non poter dare sfogo alle proprie passioni è ancora più difficile. Spesso consiglio di scrivere, per riuscire a sfogare le proprie sensazioni di rabbia. Delle vere e proprie lettere libere, nelle quali sfogare la pesantezza e l’insoddisfazione che sentiamo dentro a livello emotivo. Lo sport e l’arrampicata possono essere uno sfogo importante, non poter canalizzare le nostre emozioni e tenerle dentro rischia di diventare disfunzionale, tuttavia questo è proprio il momento in cui lavorare su sé stessi nella gestione delle proprie emozioni. Vi consiglio di provare a descrivere le proprie frustrazioni su carta, aiuta a sentirsi meglio e più lucidi!
Mantenere alta la motivazione è fondamentale. Altrimenti le frustrazioni possono prendere il sopravvento. Vorrei proporvi una modalità interessante per rimodulare i nostri obiettivi. Avete mai sentito parlare della modalità S.M.A.R.T.? E’ un acronimo che indica alcuni criteri per definire un obiettivo. S sta per Specific (specifico), ovvero definire in maniera chiara l’obiettivo da raggiungere, M sta per Measurable (misurabile) e quindi un obiettivo deve aver criteri di misurazione chiari e ben definiti. A sta per Achievable (raggiungibile), in base alle risorse e alle capacità e competenze dobbiamo definire obiettivi in linea con le nostre caratteristiche personali. R sta per Realistic (realistico), ovvero obiettivi che siano effettivamente alla nostra portata; ed infine T Timely (scadenzabile), cioè pianificabile nei tempi precisi in cui l’obiettivo deve essere raggiunto. Questo schema ci permette di costruire i nostri obiettivi in modo da prefigurare il nostro rientro ad arrampicare in maniera concreta e reale. Provate anche voi ad usare questa modalità di definizione degli obiettivi!
In alcuni momenti della nostra vita ci sono delle altre priorità. Può essere che in questo momento specifico il lavoro o altre dinamiche famigliari ci possano allontanare dallo sport e dall’arrampicata in generale. Mettiamo da parte le frustrazioni e concentriamoci sulle nostre difficoltà del momento. Sentirsi in colpa non aiuta e ci rende meno efficaci in tutto quello che facciamo. Come dice un mio caro collega “segui il tuo astro”, quella luce che aiuta a mantenerci concentrati e motivati, nel qui ed ora, sugli aspetti fondamentali per noi stessi in questo specifico momento. Questa modalità ci permetterà di tornare ad arrampicare con successo nel momento in cui riprenderemo. Seguendo appunto il nostro astro!
Trovate la vostra migliore modalità di tenervi in forma. Se la trave ci dovesse stancare cerchiamo un’altra modalità di fare sport. Semplicemente salendo le scale di casa, oppure con la cyclette, oppure ancora, per chi ha la possibilità di uscire, fare una passeggiata o una corsetta vicino a casa. Lavoriamo su noi stessi calzando l’allenamento sui nostri bisogni del momento. Lo so è complicato, ma dobbiamo stringere i denti ed immergerci ancora di più in profondità, dentro noi stessi, per riuscire a mantenere alta la motivazione.
Ho deciso di limitarmi. Sebbene il Veneto sia in zona gialla, e quindi ci sia ancora la possibilità di fare sport, sto preferendo seguire i consigli di evitare il più possibile gli spostamenti e i luoghi in cui vi sono molte persone. E’ sicuramente difficile, il desiderio di andare in falesia è molto alto, però stringo i denti esco con Perla, la mia cagnolina, e la porto nei campi vicino a casa a camminare per alcune ore. Cerco di mantenermi comunque in forma, anche se gli impegni di lavoro non sono diminuiti. La mia professione è molto delicata e al momento è fondamentale dare disponibilità e aiutare le persone a superare i momenti di crisi e disagio.
Categorie: Crescita Personale, Psicologia dello Sport
Tag: arrampicata, coronavirus, Terapia Breve Strategica
Torna al blog