I sintomi dell’ansia saranno oggi raccontati attraverso una storia, il racconto di Alessio, le paure che lo hanno bloccato e a causa delle quali ha rischiato di perdere il lavoro.
Alessio (nome di fantasia), ha trentacinque anni, lavora come manager presso un’importante società operante nella provincia di Verona. Ha iniziato a lavorare in questa azienda subito dopo la laurea, il lavoro sembrava adeguato alle sue competenze tecniche e la collaborazione con il suo direttore è sempre stata ottima. Nulla sembrava poter scalfire le sue sicurezze e la sua tranquillità lavorativa; tuttavia, durante l’ultimo anno, alcuni cambiamenti nello scenario lavorativo e le sue difficoltà nel reagire a tali novità gli hanno creato un profondo malessere.
A differenza della situazione economica generale, il settore nel quale opera l’azienda di Alessio è florido ed in espansione; il mercato necessita di continui sviluppi e di avviare nuove collaborazioni, per poter stare al passo con i tempi e favorire sempre nuovi miglioramenti. In tale ottica la dirigenza ha deciso di aumentare i dipendenti e promuovere un piano di assunzioni in modo da creare nuovi team di lavoro interni. Alessio, precedentemente a capo di un gruppo di tre colleghi, ha visto aumentare il suo gruppo di lavoro di ulteriori cinque persone, da inserire, gestire e coordinare allo scopo di ottenere un gruppo coeso e produttivo. L’obiettivo richiesto ad Alessio dall’azienda è quello di arrivare ad aumentare le vendite addirittura del 10%.
Il peso delle responsabilità è quindi molto aumentato, la mole di lavoro e le preoccupazioni sono diventate qualcosa di pressante, di incalzante, durante la giornata lavorativa e non solo. Alessio ha risentito molto a livello emotivo di tali cambiamenti, vivendo come un macigno le aspettative della dirigenza nei suoi confronti. Condurre il gruppo di lavoro in direzione dell’obiettivo finale lo mette sotto pressione; egli vive le riunioni come momenti altamente stressanti, ha paura di non essere all’altezza, pensa di essere posto sotto esame e giudicato dai membri del suo team, in particolare dai nuovi colleghi che conosce meno, le parole gli si bloccano in gola e fatica a parlare al team.
Si sveglia al mattino e non vorrebbe andare al lavoro, ha ridotto al minimo i meeting, quando può evita le situazioni relazionali che più lo mettono in ansia, manda avanti il suo collaboratore più stretto, solo quando si rende veramente necessario affronta a malincuore la situazione.
In un primo momento ha pensato di risolvere il problema attraverso l’uso di farmaci ansiolitici, senza però avere risultati positivi, il problema persiste. Vive una costante sensazione di ansia, che prova a controllare ma dalla quale viene travolto, e che complica la sua attività lavorativa.
E’ indeciso se cambiare lavoro, è in crisi e si rivolge al mio studio per ottenere un aiuto.
Il percorso terapeutico è stato improntato sin dalla prima seduta sulla necessità di ridurre l’eccesso di ansia, riportandola ad un livello di normalità, tale da farla considerare nuovamente come una risorsa e non come un limite. Già dopo poche sedute Alessio riesce a lavorare sulla sua ansia, riducendola sensibilmente ed avviando un training di gestione della paura.
Inizia sin da subito a sentirsi meglio anche sul lavoro, la tensione e la percezione della realtà non più così stressante lo liberano dalle paure iniziali, facendogli addirittura avvertire una sensazione di “vuoto”, come se gli mancasse qualcosa, che mano a mano sarà lui stesso a colmare in maniera differente e più funzionale alle sue esigenze.
In quattro mesi, dopo ulteriori quattro sedute, Alessio si sente rinato, la preoccupazione di affrontare i meeting di lavoro si è dissolta, si sente lucido e tranquillo. Attraverso gli accorgimenti sperimentati a seguito della terapia riesce a relazionarsi con successo non solo nel contesto lavorativo, ma anche nella sua vita privata.
Al lavoro le cose non sono cambiate e non riesci ad adattarti ai nuovi cambiamenti? La percezione dell’ansia è eccessiva e non riesci a gestirla? Contattami in privato per avere maggiori informazioni, scrivimi una mail all’indirizzo studio@guidodacutipsicologo.it oppure chiamami al 340.41.90.915
Categorie: Ansia e panico, Crescita Personale
Tag: ansia, Attacchi di Panico, coaching strategico, paura, Stress, Terapia Breve Strategica
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