La depressione in adolescenza si caratterizza spesso come un momento di grande difficoltà a livello emotivo. In fondo si tratta della fase più delicata della crescita, quella in cui i ragazzi dai 13 ai 18 anni hanno un “piede dentro” ed un “piede fuori” di casa, ovvero il periodo in cui il valore dell’amicizia, il gruppo di amici, assumono un ruolo fondamentale e nel contempo la famiglia resta ancora e comunque un importante punto di riferimento. In questa fase così particolare spesso può accadere di provare una generale perdita di interesse ed una mancanza di motivazioni. Le domande più frequenti che tormentano i ragazzi e che determinano una situazione di forte stress psico-fisico sono: “cosa farò da adulto?” oppure “riuscirò a trovare un lavoro?”. Capiamo meglio cos’è la depressione durante il periodo adolescenziale.
La depressione può essere caratterizzata da diversi sintomi. Vi sono alcuni sintomi che possiamo riconoscere come tipici di una situazione depressiva. L’insonnia, ad esempio, dovuta spesso ad un “ruminare” continuo del pensiero che non ci lascia riposare, oppure anche una sorta di stato di apatia, la scarsa voglia e motivazione nel fare qualsiasi cosa. A farla da padrona spesso sono la tristezza ed il senso di vuoto, ma anche una scarsa stima di se stessi ed un continuo svalutarsi.
Spesso i sintomi depressivi si caratterizzano per essere una conseguenza di altre situazioni di disagio. Se ad esempio l’adolescente vive la scuola con ansia, paura e preoccupazione, la conseguenza di questa situazione sarà una sorta di infelicità diffusa. Che a sua volta può provocare ansia nel soggetto, la cui ulteriore conseguenza sarà uno stato depressivo, una sofferenza per la situazione che sta vivendo e per l’incapacità di trovare una soluzione.
In molti casi i ragazzi mostrano alcuni segnali “indiretti” di richiesta di aiuto, forme di comunicazione per far capire il loro disagio e le loro difficoltà. A volte questi segnali non risultano a tutta prima necessariamente problematici, per tale motivo può essere difficile capire se l’adolescente sta realmente soffrendo oppure se i comportamenti sono “fisiologicamente normali”.
Fra questi comportamenti peculiari abbiamo ad esempio il rifiuto della condivisione, sia in famiglia che nel gruppo dei pari, la tendenza all’isolamento oppure la ricerca di poche ed esclusive relazioni. In qualche caso la depressione adolescenziale può essere causa di atteggiamenti trasgressivi, come l’abuso di sostanze oppure addirittura di comportamenti delinquenziali. Le sostanze psicotrope sono estremamente pericolose, in quanto rischiano di condizionare l’umore del ragazzo, creando un circolo vizioso: il piacere dato dalla sostanza non si ritrova nella normale realtà quotidiana, da qui può nascere il bisogno della sostanza e la dipendenza dalla stessa.
Quando la sintomatologia depressiva colpisce l’adolescente, la sua prima e più frequente risposta è la rinuncia. Il nemico può diventare troppo difficile da combattere e quindi l’unica soluzione è quella di rinunciare. Evitare di mettersi in gioco e rimanere “nell’angolo”. Una tale reazione, che in termini psicologici si può definire “soluzione disfunzionale”, può compromettere lo sviluppo dell’adolescente, o comunque portarlo ad una deriva negativa e di totale chiusura.
L’attenzione, l’ascolto ed il monitoraggio di un figlio adolescente sono aspetti che il genitore deve tenere presente ogni giorno. Il dialogo costante, parlare e confrontarsi con l’adolescente, non è semplice perchè implica di doversi mettere in gioco, sintonizzarsi con il suo mondo, lasciando da parte le certezze dell’adulto e guardando con gli occhi del ragazzo.
Vi sono tuttavia situazioni in cui il dialogo non basta, e si rende necessario l’intervento esterno di un professionista. La psicoterapia breve strategica aiuta il ragazzo adolescente a superare la depressione, facendogli prendere maggiormente consapevolezza di se stesso ed intervenendo sui quei blocchi emotivi che da solo non riesce a sbloccare. Anche se in prima battuta l’adolescente può sembrare non interessato ad un percorso di terapia, in realtà, dalla mia esperienza, una volta iniziato il percorso i ragazzi rispondono in maniera positiva e con tanti spunti di riflessione e voglia di trovare soluzioni funzionali.
Categorie: Adolescenza, Genitorialità
Tag: adolescenza, depressione, depressione in adolescenza, genitorialità
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