Voglio prendere spunto da un evento di cronaca accaduto le scorse settimane, l’incidente stradale con conseguenze mortali provocato dall’attore italiano Domenico Diele, per introdurre una tematica forse passata di moda, ma ancora molto attuale: il consumo di eroina e di sostanze stupefacenti in generale. Quando ero giovane (durante gli anni ‘90) le campagne preventive erano focalizzate principalmente sulle tematiche connesse con il consumo di sostanze stupefacenti ed i rischi connessi, compreso quello di poter contrarre malattie infettive (HIV), nell’ottica di “demonizzare” le sostanze. Pur essendo campagne insufficienti a causa degli scarsi fondi, durante quegli anni si era sviluppata una sensibilità ed un’attenzione al problema, che oggi sembrano essere del tutto scomparse.
Nel video uno spot degli anni ’90:
La frase gridata dall’attore:
colpisce e contemporaneamente ci lascia indifferenti. La prima immagine che ci passa per la testa è quella del tossico, in particolare in relazione alla tragedia dell’incidente stradale. In questo caso però il viso innocente dell’attore, non richiama alla mente il classico tossicodipendente dell’immaginario comune: quello che chiede qualche “spiccio per poter prendere l’autobus” o il treno. In questo caso ci troviamo di fronte a quello che con un eufemismo viene definita una “persona comune” anche se si tratta di un attore, una “persona comune” che però è entrata nel circolo vizioso del consumo di eroina. Purtroppo tale sostanza è ancora molto diffusa, la mia esperienza professionale con ragazzi adolescenti consumatori di sostanze, conferma questo trend. Pur essendoci sempre un alto consumo di marijuana e alcol fra i più giovani, l’eroina risulta la terza sostanza più abusata.
Wikipedia definisce l’eroina come:
“un derivato della morfina, componente dell’oppio, nota anche come Diacetilmorfina o Diamorfina. È una sostanza semisintetica ottenuta per reazione della morfina con l’anidride acetica. La sostanza pura si può trovare di colore bianco cristallino, che sarebbe poi il sale cloridrato diamorfina, oppure
marrone scuro e molto appiccicosa (brown sugar). Per le sue proprietà sedative e antinfiammatorie è stata molto usata in medicina, prima di essere proibita a causa dei forti effetti collaterali legati alladipendenza.”
L’eroina può essere consumata in tre modi differenti:
Il consumo attraverso il fumo o l’inalazione, spesso apre le porte ad un passaggio per via endovenosa. Molto spesso i consumatori di sostanze, in particolare gli adolescenti, credono di poter “controllare” l’assunzione, in quando la tolleranza e l’astinenza, nel caso dell’eroina fumata, si instaurano meno velocemente del consumo endovenoso. Tuttavia nel momento in cui il ragazzo decide di interrompere di fumare, solitamente sta male fisicamente e non riesce a farne a meno.
Domenico Diele ha pronunciato anche la seguente affermazione:
«Io sono l’ultimo che può dare consigli, ma ai giovani voglio dire una sola cosa: non scherzate con la droga, perché non è una cosa da niente. Anche se con quell’incidente maledetto non c’entra, non è successo per quello».
Mi trovo d’accordo per quanto riguarda il fatto che i nostri ragazzi non debbano scherzare con le sostanze stupefacenti e con l’alcol, in quanto un consumo eccessivo è rischioso per la loro salute fisica e mentale e fa aumentare le probabilità di diventare dipendenti. Per la seconda parte dell’affermazione, riguardo all’incidente, mi sento di dire che spesso le conseguenze delle nostre azioni sono concatenate. Non voglio insinuare che il consumo di eroina abbia portato all’incidente, tuttavia è fondamentale comprendere le responsabilità ed i rischi delle proprie azioni: è accertato che il consumo di sostanze stupefacenti e di alcool porta ad essere meno lucidi, a ragionare in maniera diversa rispetto a quando siamo tranquilli ed equilibrati.
Categorie: Adolescenza, Dipendenze
Tag: dipendenza da droghe, sostanze stupefacenti
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