Menu

“Gestione della Rabbia”: un intervento di formazione per gruppi di lavoro

20 Luglio 2017

La rabbia è una delle nostre emozioni di base, insieme alla paura, al dolore e al piacere. Da un punto di vista psicologico, la rabbia ha un ruolo fondamentale, sia perché si tratta di un sentimento innato e primordiale sia anche perché trae origine dall’istinto di difesa, segnalando e attivando un meccanismo di risposta quando qualcosa ci minaccia. La rabbia è una forma di irritazione violenta che si genera come tipica reazione alla frustrazione e alla costrizione, fisica e/o psicologica. Alcune persone riscontrano enormi difficoltà nel gestire la rabbia, spesso si infuriano di fronte alla più piccola provocazione, mettendo in atto comportamenti distruttivi verso se stessi e/o verso chi le circonda.

pexels-photo-277870

 

Il corso di formazione

Durante i primi mesi del 2017, presso la clinica di cura per persone con problemi di dipendenza, nella quale lavoro, si è riscontrata una grande difficoltà da parte di alcuni utenti, di riuscire a gestire in maniera funzionale la rabbia che provano verso se stessi e verso gli altri. Tale rilevazione ha portato il team di lavoro a riflettere sull’importanza di promuovere un percorso di formazione, incentrato sulle dinamiche emotive della rabbia e su quelle strategie che favoriscono un pexels-photo-207691-2miglioramento relazionale e personale. In collaborazione con la laureanda Giulia Carozzi, abbiamo ideato quattro incontri di formazione-intervento, per rafforzare negli utenti la consapevolezza della rabbia come emozione violenta e sviluppare delle strategie efficaci per poterla gestire in modo adeguato e funzionale.

Cos’è la rabbia?

Nel primo incontro ci siamo concentrati sul concetto generale di tale emozione. Abbiamo cercato insieme al gruppo di definire questo concetto così complesso, in modo da delimitare il suo significato e comprenderlo meglio. Abbiamo costruito una “mappa mentaleche collega tra loro le seguenti considerazioni:

IMG_4365La rabbia è un’emozione di base, una delle emozioni primarie e universali, filogeneticamente determinata. Essa fa parte della triade dell’ostilità insieme al disgusto e al disprezzo, i quali possono essere modi diversi di percepire e agire accompagnare la rabbia. Questa emozione può avere una funzione adattiva per l’individuo, oppure essere disadattiva e quindi dannosa per chi la subisce. La rabbia può essere funzionale quando viene tenuta “sotto soglia”, quando viene gestita in modo consapevole e strategico. Una delle funzioni positive che può indurre è quella di protezione, infatti di fronte ad un evento percepito come potenzialmente pericoloso essa può fungere da fattore protettivo ed essere così funzionale per l’individuo. Un altro aspetto importante è quello dello sfogo: di fatto manifestare, “sfogare” la rabbia verso l’esterno con una modalità adeguata e attinente al contesto, può permettere di scaricare un sentimento che altrimenti rimarrebbe inespresso e potrebbe crescere e diventare fonte di uno squilibrio emotivo. Infatti, comprimendo la rabbia dentro di noi andiamo incontro ad una tentata soluzione che sembra momentaneamente risolvere il problema, ma che invece lo rimanda semplicemente. Questo modo di controllare la rabbia è disfunzionale, poiché avviene al di fuori della consapevolezza. Infine la rabbia può essere anche fonte di cambiamento, essa può permettere di cambiare una situazione che l’individuo ritiene dannosa o sfavorevole per se stesso o per gli altri. Il gruppo aggiunge che in questo caso il sentimento di rabbia può essere considerato favorevole funzionale alla crescita della persona.

La sensazione

Il lavoro di gruppo si è incentrato sul favorire un 20158176_10213768702353896_1793704185_n e di quelle sensazioni che a livello fisico e mentale ci fanno capire che stiamo per provare rabbia. L’attività consisteva nel colorare, annotare su post-it, scrivere a penna o disegnare, le parti del corpo che vengono facilmente riconosciute come quelle coinvolte nella prima sensazione di rabbia. Nell’immagine possiamo notare, all’interno della sagoma fornita al gruppo come riferimento, come siano state evidenziate alcune caratteristiche personali connesse con la rabbia: il tremore delle braccia e delle mani, il cuore a simboleggiare la tachicardia e l’aumento della pressione, la sensazione di avere qualcosa in gola, lo stomaco che si stringe e il bisogno di gridare “AHHHHHHHHH”.

Riconoscere le sensazioni connesse con il sentimento di ostilità, rabbia, irritazione e fastidio, è fondamentale in quanto può funzionare come un campanello d’allarme, generando un’allerta che favorisce la gestione di tali emozioni piuttosto che il rischio di esserne travolti.

Nei prossimi articoli approfondiremo i successivi incontri di formazione del gruppo di lavoro.

Se nel frattempo hai curiosità, senti di avere un problema di rabbia che non riesci ad affrontare, perdi il controllo facilmente, chiamami in privato senza alcun impegno sul numero telefonico 340.41.90.915 per avere maggiori informazioni.

Categorie: ,

Tag: coaching strategico, emozioni, gestione della rabbia, Terapia Breve Strategica

Torna al blog
Condividi:

Il mio shop

Contattami su Whatsapp