Il coaching strategico è un percorso di sviluppo personale in cui la persona lavora sotto la guida di un esperto detto “Coach” allo sviluppo dei talenti e delle proprie potenzialità. Il lavoro si svolge prima che le difficoltà e le fragilità personali possano trasformarsi in problemi. L’articolo di oggi è un approfondimento sul tema del coaching strategico. Un percorso di crescita personale che favorisce il superamento dei limiti personali, trasformandoli in risorse.
Il coaching strategico parte dal presupposto fondamentale che ogni persona costruisce la propria visione della realtà a seconda di come percepisce la realtà stessa. Il coach dovrà quindi aiutare la persona o il gruppo di lavoro a sviluppare un nuovo modo di percepire la realtà e le proprie risorse, in modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il lavoro del coach deve favorire un cambiamento nel “processo”, ovvero come si deve raggiungere un obiettivo, e non sul perché, è accaduta una determinata situazione. Il Coach si focalizza sulle modalità per raggiungere un obiettivo in un determinato contesto, in una particolare situazione. Analizzando le modalità di “funzionamento” di una determinata situazione, riusciamo anche a capire come superare una difficoltà che non ci permette di raggiungere i nostri obiettivi. Il lavoro del coaching strategico è incentrato sulla ricerca di soluzioni ai problemi e alle difficoltà, favorendo un cambiamento delle dinamiche relazionali e comunicative.
In primo luogo il percorso di coaching mira a comprendere i limiti che la persona deve migliorare, evidenziando gli eventuali blocchi e fissando obiettivi concreti da raggiungere. E’ fondamentale comprendere quale sia il “copione ridondante” che la persona mette in atto per raggiungere l’obiettivo ma che in realtà non gli permette realmente di essere vincente.
Ognuno di noi di fronte ad un ostacolo cerca di superarlo mettendo in pratica la soluzione che ritiene più funzionale. Spesso, tuttavia, è proprio quella soluzione che non ci consente di risolvere il problema, di superare l’ostacolo: in altre parole si tratta di una “Tentata Soluzione Disfunzionale”. Il suo ripetersi in altre occasioni analoghe porta a non riuscire ad andare oltre e a bloccarsi. La ricerca delle tentate soluzioni disfunzionali diventa fondamentale, nel percorso di coaching, per riuscire ad entrare in un’ottica di cambiamento.
La ricerca delle eccezioni positive consiste nel ragionare su quali siano quelle situazioni in cui la persona è riuscita ad andare oltre alla tentata soluzione disfunzionale, le occasioni cioè in cui è riuscita a superare, almeno per una volta, l’ostacolo. Le eccezioni favoriscono un miglioramento della situazione, perché vanno ad attivare le risorse della persona.
Se non vengono rilevate eccezioni positive, il lavoro si incentra sul superamento delle incapacità personali, con impiego di diverse strategie di intervento che vengono applicate a seconda delle specifiche “rigidità” di ogni persona. In tal modo si lavora per sbloccare le risorse e migliorare i talenti. In un prossimo articolo approfondiremo questi concetti, in particolare ragioneremo sulle modalità di sblocco favorite dal coaching strategico.
Bibliografia:
Milanese R., Mordazzi P. “Coaching strategico. Trasformare i limiti in risorse” Ponte alle Grazie (2007)
Categorie: Crescita Personale
Tag: coaching strategico, performance, Terapia Breve Strategica
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