La paura di andare in bagno fuori casa è una tipologia di monofobia di cui si parla poco ma che in realtà è molto diffusa e limitante. Le monofobie sono delle paure specifiche rivolte a situazioni ben definite, in questo caso la paura irrazionale di non riuscire a gestire le nostre normali funzioni corporali più intime. Nell’articolo di oggi approfondiremo questa paura specifica, avvalendoci di alcuni casi reali che ho affrontato nel mio studio di Psicoterapia Breve Strategica.
“Un anno fa mi è successo di uscire di casa e accusare problemi di intestino. Sono dovuto correre in un bar, me la stavo letteralmente facendo addosso. Da quella volta in poi le cose non sono più state le stesse”.
L’esperienza confidata da M. (nome di fantasia), racconta di un evento particolarmente delicato, gravoso, difficile da razionalizzare. Un evento che ha innescato una vera e propria situazione ansiogena: una forma invalidante di preoccupazione prima di uscire di casa ogni mattina. Per sicurezza M. ha iniziato ad evitare di fare colazione prima di andare a lavoro e a limitare al minimo indispensabile le uscite diverse da quelle lavorative. Quando si trova nella necessità di uscire di casa e rimanere fuori per un tempo lungo ha iniziato ad assumere farmaci per assicurarsi di non avere problemi di stomaco. Colto da ansia e paura, M. ha cominciato a mettere in campo una serie di precauzioni che – a suo dire – lo tutelano dal panico di non riuscire a controllare gli stimoli corporei. Tuttavia queste cautele alla lunga alimentano con un circolo vizioso la stessa paura. M. non intravvede la possibilità di affrontare situazioni nuove o comunque diverse dalla sua routine. I pensieri ruotano intorno a questa sua inquietudine, sono costanti, l’ansia lo blocca e limita la sua vita.
Quando S. (nome di fantasia) inizia il percorso di psicoterapia breve strategica presso il mio studio, lamenta un’ansia molto diffusa. Esce poco, se non per andare a scuola. Studia a casa nel pomeriggio e durante i week end preferisce non uscire. Racconta di avere paura di non riuscire a contenere gli stimoli corporali, al punto che in passato gli è capitato, durante le uscite con gli amici, di non arrivare in tempo in bagno. Da quel momento si è instaurato un pensiero costante, ricorrente, di non riuscire a gestirsi e di perdere il controllo. Pensiero ricorrente, costante, intrusivo. Un rimuginio che fa crescere la paura di perdere il controllo, costringendolo ad evitare le uscite e a mantenere un atteggiamento di costante allerta.
Nei due casi sopra citati emergono alcuni fattori in comune:
Questi sono gli elementi critici che invece di migliorare la situazione tendono a farla precipitare, rendendo impossibile trovare soluzioni al problema. Su questi tre fattori si deve quindi concentrare la strategia curativa dello specialista.
In entrambe le situazioni sopra illustrate il lavoro terapeutico si è incentrato sulla percezione delle situazioni di cui si ha paura, in particolare favorendo un ascolto nuovo e diverso di sé e delle proprie sensazioni. Facendo esperire la coscienza che le situazioni di disagio possono essere affrontate e superate. La Terapia Breve Strategica offre strategie e tecniche d’intervento mirate sul singolo soggetto, che aiutano la persona a sbloccare la paura legata all’incontinenza delle proprie funzioni corporali. In pochi appuntamenti si può raggiungere sin da subito un miglioramento, uscire da questa paura è possibile attraverso un lavoro terapeutico individuale, specifico e soprattutto personalizzato sul singolo paziente.
Se vuoi saperne di più contattami al 3404190915 o fissa la tua consulenza direttamente dalla mia agenda.
Categorie: Ansia e panico
Tag: ansia, ansia e panico, monofobia, ossessioni, paura di andare in bagno, pensieri ossessivi
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