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Le conseguenze di mangiare e vomitare

12 Febbraio 2024

Le conseguenze di mangiare e vomitare possono essere sia fisiche che psicologiche. Due aspetti che viaggiano sicuramente insieme, anche se, dalla mia prospettiva, l’aspetto mentale gioca un ruolo chiave nel rendere questo comportamento particolarmente disfunzionale. Nell’articolo di oggi affronteremo una situazione reale, in cui la paziente ha cercato nel cibo uno strumento all’apparenza perfetto per regolare le sue emozioni. In realtà il circolo vizioso instauratosi la sta distruggendo emotivamente e fisicamente, ma soprattutto la qualità della sua vita non è più la stessa. 

Le conseguenze di mangiare e vomitare. La storia di S.

S. (sigla di fantasia) frequenta l’’università e contemporaneamente lavora. E’ una studentessa fuori sede, si dà molto da fare, oltre al lavoro e allo studio è anche volontaria presso un centro per anziani. Durante il nostro primo appuntamento si descrive come una ragazza emotivamente a pezzi”. Fa tutto quello che deve fare, tutti i giorni, ma arriva a fine giornata sfinita.

“Ogni giorno evito di toccare cibo durante la giornata, per essere più efficace e concentrata nello studio e sul lavoro. Però poi la sera perdo il controllo ed inizio a mangiare tutta la dispensa”

Evitando di mangiare durante la giornata, S. pensa di avere la situazione sotto controllo, l’effetto è quasi di sentirsi più forte, più concentrata, piena di energie. Quando torna a casa l’effetto svanisce e non riesce a mantenere una forma di controllo accettabile, quindi si sfoga lasciandosi andare a vere e proprie abbuffate

Le conseguenze di mangiare e vomitare nella vita quotidiana

Nella situazione di S., mangiare e vomitare è diventata praticamente una routine, l’unico modo per concedersi alimenti che altrimenti non riuscirebbe a mangiare. Ogni giorno conta le calorie, e cerca di capire se ha fatto sufficiente attività per concedersi la cena che ha previsto. Malgrado tutti i suoi sforzi però prevale sempre il desiderio di cibo e quindi si abbandona alla trasgressione, alla quale, per compenso, fa seguire una eliminazione forzata attraverso il vomito.

“Il giorno dopo aver vomitato, ho acidità di stomaco, mi fa male la bocca, e i denti. Mi sento emotivamente uno schifo, non ne voglio più sapere, voglio smettere.”

S. è stufa e seriamente motivata a smettere di mangiare e vomitare, lavorando sia sulla dimensione emotiva che sul riappropriarsi del piacere del cibo.

Come intervenire per interrompere il circolo vizioso: mangiare e vomitare

Psicologicamente liberarsi di una situazione come quella che abbiamo descritto può apparire difficile e disorientante.  S. si è messa in discussione, si è molto impegnata e ha faticato non poco prima di ridurre la sua sintomatologia.. Abbiamo lavorato inizialmente sul recupero di una sensazione di piacere, concedendo piccoli piaceri giornalieri, soprattutto nei momenti in cui era solita astenersi dal cibo. Iniziare a mangiare nuovamente piccole quantità di cibo, soprattutto piacevoli, ha un valore terapeutico grandissimo perchè aiuta a guardare al cibo in maniera differente. S. ha iniziato a capire di poter mangiare in maniera differente, alimentandosi in maniera più corretta ed equilibrata. Il percorso è stato impegnativo ma ha dato i risultati sperati, oggi S. ha superato i propri disturbi alimentari e ha imparato a liberarsi dagli impulsi emotivi che avevano caratterizzato la sua sintomatologia.

Quando chiedere aiuto?

Rispondere a questa domanda significa riflettere su se stessi, con una consapevolezza rivolta alle proprie modalità di alimentazione. Il cibo riveste un’importanza incredibile a livello emotivo, ci fa sentire bene, ci regala sensazioni di pienezza e di soddisfazione. Ma il cibo può a volte trasformarsi in un vero  e proprio problema, dando luogo a disturbi alimentari anche gravi, quali l’anoressia, la bulimia o il vomiting stesso. Il caso di S. che abbiamo descritto ha richiesto un approfondimento di alcune sue modalità di gestione emotiva e anche delle sue difficili relazioni familiari, a causa delle sue scelte e della vita universitaria in generale. In queste situazioni il cibo può facilmente diventare un motivo di sfogo e di gestione emotiva, con conseguenze troppo spesso trasgressive e invalidanti . Per chiedere aiuto bisogna avere consapevolezza di se stessi e trovare le forze per uscire dal circolo vizioso che mangiare e vomitare può creare a livello psicologico. 

Se vuoi saperne di più e pensi di avere bisogno di aiuto contattami al 3404190915 oppure prenota il tuo appuntamento direttamente dalla mia agenda online.

Categorie:

Tag: binge eating, bulimia, disturbi alimentari, voimiting

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