“Mio figlio va male a scuola cosa devo fare?” è così che recentemente una mamma ha esordito parlando della condizione scolastica del figlio. Uno degli aspetti da prendere in considerazione in queste situazioni, è la necessità di valutare la situazione in maniera più ampia. Gli aspetti che determinano una scarsa motivazione scolastica sono molteplici, una pluralità di elementi differenti che possono condurre ad un rendimento scolastico incostante o addirittura negativo. In molti frangenti non sono le difficoltà di apprendimento, ma gli aspetti psicologici, emotivi o famigliari a fare la differenza, purtroppo in senso negativo. Nell’articolo di oggi cercheremo di approfondire queste tematiche ponendo il focus su quegli aspetti critici che sia i ragazzi che la famiglia si trovano ad affrontare.
Sovente dietro un rendimento scolastico negativo si nascondono delle emozioni forti. Gli adolescenti vivono questo periodo della loro vita con un’intensità emotiva particolare. Una delusione amorosa, un litigio con un compagno, oppure anche una discussione accesa in famiglia possono innescare un momento di crisi. Un ragazzo in terapia racconta del diverbio avuto con la madre. Di punto in bianco quest’ultima ha deciso di non vederlo per un periodo di tempo, i genitori sono separati ed il ragazzo vive con il padre. In un primo momento sembrava non averne risentito più di tanto, ma con il passare dei mesi le cose sono peggiorate, tanto da fargli vivere questa situazione con un peso emotivo devastante. La motivazione scolastica è scesa bruscamente, e così anche quella sportiva e quella sociale nei rapporti con gli amici. Come genitori dobbiamo essere in grado di riconoscere e valutare attentamente il mondo emotivo dei nostri figli e cercare di aiutarli quando incontrano delle difficoltà.
Lezioni, compiti, interrogazioni sin dalla prima settimana di scuola. Ormai gli ultimi anni post Covid hanno visto una vera e propria accelerata da parte degli insegnanti, per tentare di mettersi in pari con i programmi e concludere l’anno al meglio. Se dal punto di vista dell’apprendimento è utile riuscire a tenere i ragazzi sempre allenati, non si può del tutto trascurare il rischio che alcuni si perdano per strada. Il ruolo della famiglia diventa fondamentale nel sostenere il proprio figlio/a, fornendo un supporto sia pratico che psicologico. Essere presenti nel momento dello studio, magari organizzandolo insieme a loro, oppure verificando se hanno bisogno di aiuto ed in quali materie. In alcuni casi attivando anche delle ripetizioni private. Dal punto di vista mentale è fondamentale mantenere un dialogo con i ragazzi anche quando sembra impossibile trovare argomenti che possano interessarli veramente.
Una ragazza entra in studio pochi giorni prima dell’inizio della scuola e mi dice:
“Ho già l’ansia e la scuola non è ancora iniziata”
Una paura anticipatoria che può risultare particolarmente disfunzionale. L’ansia è una sensazione che i ragazzi vivono a livelli altissimi e che può comprometterne il rendimento scolastico. Il rischio è anche quello di isolarsi, evitare le situazioni sociali ed il contatto con i coetanei. Nei casi più gravi l’ansia può determinare una crisi tale da indurre al ritiro scolastico. Cosa fare in queste situazioni? Il mio consiglio è quello di stare vicino ai propri figli. Supportarli senza sostituirsi a loro, cercare il dialogo, anche quando sembra impossibile costruire un canale di comunicazione. Spesso i genitori mi chiedono come sia possibile parlare con i figli senza entrare in conflitto. Io rispondo che il contrasto è anche utile, favorisce lo scambio e la crescita, l’importante è che si sviluppi nel giusto ambito cioè non diventi distruttivo.
Abbiamo affrontato diversi elementi che possono portare ad uno scarso rendimento scolastico. L’aspetto però chiave è sicuramente la relazione che costruiamo con i nostri figli, ed il modo in cui siamo presenti e stiamo loro vicini. Il benessere psicologico dei ragazzi è fondamentale, è una sorta di motore che favorisce sia un buon andamento scolastico, sia la loro vita sociale e relazionale in generale.
Categorie: Ansia e panico, Genitorialità
Tag: andamento scolastico, ansia e panico, ansia scolastica, genitori, genitorialità
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