La paura del Covid è sempre più pressante. I media non danno notizie rassicuranti, ogni nostro dialogo si concentra sul virus e sulla paura di poter essere contagiati. L’isolamento e i divieti di circolazione, pur essendo fondamentali per uscire da questa situazione, non aiutano la salute mentale di ognuno di noi. Anzi, contribuiscono ad incrementare la paura e la sensazione di disagio e di incertezza globale che tutti stiamo vivendo. In molte situazioni il Covid ha contribuito a generare sensazioni di impotenza rispetto a se stessi, scarsa autostima e apprensione per quello che riguarda la vita sociale, famigliare e lavorativa. Come riuscire a gestire la paura e le preoccupazioni di questo momento storico così instabile? Proviamo e rispondere a questa domanda nel seguente articolo.
Innanzitutto dobbiamo provare a gestire la nostra mente, i nostri pensieri. Spesso ci sembra impossibile uscire da questo tunnel. Invece dobbiamo ricordare a noi stessi che ne usciremo e torneremo a vivere la nostra vita appieno. I pensieri possono portare a vivere emozioni contrastanti. Non solo paura. Ma anche rabbia e momenti di grande tristezza. Non dobbiamo giudicarci, vivere le emozioni come intrusive e non facenti parte del nostro modo di essere. Dobbiamo affrontarle, non reprimerle, accettarle come mai abbiamo fatto. Non dobbiamo essere troppo severi con noi stessi, giudicarci severamente per il fatto di provare pensieri così difficili da gestire. La spirale di pensieri negativi può portare a “soccombere”, invece ascoltarci in maniera più profonda è l’unica chiave per ritrovare momenti di serenità.
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Già durante la “prima ondata” è capitato a moltissime persone di modificare completamente le proprie abitudini di vita. Impossibilità di andare al lavoro, rimanere da soli a casa: queste sono solo alcune delle cose che ci sono capitate e che hanno portato un grandissimo smarrimento. Dal mio punto di vista il consiglio più efficace è quello di mettere in moto il più possibile alcune “routine” quotidiane. Anche abitudini nuove, come ad esempio leggere, meditare, ascoltare musica, suonare la chitarra, seguire un corso online. Rimanete attivi, non fatevi prendere dall’ozio o dalle serie tv in streaming. Questo non significa che non possiamo guardare la televisione, ma è importante anche avere altri svaghi che occupino la giornata. L’idea è quella di trovare nel tempo un’occasione per costruire nuove abitudini anche salutari.
Anche se non possiamo vederci, possiamo comunque rimanere collegati. Ad esempio il pranzo di Natale, anche se ovviamente non sarà la stessa cosa, potrebbe riservare delle sorprese se invece di mangiare da soli invitassimo virtualmente parenti o amici. Chat, telefonate e videochiamate possono davvero aiutarci, evitando di farci sentire soli e senza compagnia. La solitudine può innescare momenti di paura e di depressione.
Non lavorare o lavorare da casa separato da colleghi ed amici è ovviamente una sensazione snervante, essere in “stand-by” non aiuta a dare un senso alla nostra vita. Può essere tuttavia occasione per impegnarsi in attività utili anche al proprio lavoro. Ad esempio la formazione online può aiutare a migliorarsi e apprendere nuove competenze. Riprendere un vecchio progetto lasciato da anni, rispetto al quale abbiamo sempre voluto trovare energie e forze. Oppure semplicemente curare il giardino di casa dismesso. Spesso quando sentiamo un’autostima bassa non riusciamo a vedere le nostre risorse. Tuttavia ci sono e devono solamente essere “riscoperte”. Nei miei percorsi di terapia diamo un nome ed un peso ancora più specifico all’autostima, trovando soluzioni utili a dare un senso alla propria vita.
L’esempio che vi racconto è quello di una giovane madre che dopo aver contratto il virus ed essere guarita vive ancora con l’ansia di poter essere nuovamente contagiata. Dopo alcuni mesi di terapia riusciamo a ridurre l’ansia e la preoccupazione legata a tale fobia. Inoltre scopriamo come gli interessi che sembravano ormai spenti hanno invece un senso nella sua vita. Vuole riprendere a disegnare, era brava, una volta addirittura vendeva alcune sue opere, poi aveva smesso. Le risorse personali “assopite” vengono valorizzate all’interno del percorso di psicoterapia, in modo da favorire un aumento dell’autostima ed una nuova condizione di benessere.
Categorie: Ansia e panico
Tag: coronavirus, ossessione da covid, paura
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