L’articolo di oggi si occupa di psicoterapia online e di come sia possibile iniziare un percorso terapeutico ai tempi del coronavirus. Molti colleghi psicologi si sono chiesti se, dato il permanere di una situazione emergenziale che condiziona l’attività di studio, si possa fare psicoterapia online e se questa possa essere considerata effettivamente efficace. Personalmente ero già solito svolgere percorsi online, specialmente in tutte quelle situazioni in cui questo tipo di intervento poteva essere funzionale. Credo che per la mia categoria intraprendere nuove sfide terapeutiche sia essenziale, soprattutto per mostrare quelle caratteristiche di flessibilità e cambiamento che sono parte integrante dei nostri percorsi di terapia.
Circa due anni fa ho iniziato a svolgere alcuni percorsi online perchè avevo un paio di pazienti che volevano che io li seguissi ma non potevano venire a Padova con regolarità, in quanto residenti in città del centro Italia. La tematica che abbiamo trattato è stata, in entrambi i casi, una patologia fobica e ansiosa. Abbiamo, nell’arco di dieci appuntamenti, sbloccato l’ansia eccessiva rendendola completamente gestibile e favorendo una serie di soluzioni funzionali nella vita di entrambi i pazienti. In pratica la terapia online ha visto un grande successo in entrambe queste situazioni.
Questi risultati incoraggianti mi avevano spinto ad approfondire il canale virtuale come possibile luogo d’incontro terapeutico, per chi non avesse la possibilità di recarsi in studio. Per questo motivo decisi di aderire ad un progetto di psicoterapia molto interessante, che si avvale dell’applicazione Cozily, che permette di mettersi in relazione sin da subito con un terapeuta ed iniziare a chattare. L’app è oltremodo interessante per il paziente, il quale, dopo i primi collegamenti conoscitivi, in un secondo momento può decidere se intraprendere o meno un percorso, sempre via chat, con un abbonamento a pagamento all’interno dell’app.
Anche in questa circostanza ho riportato dei risultati molto positivi; i pazienti che hanno svolto il percorso online con me in qualità di terapeuta, hanno sperimentato importanti soluzioni efficaci alle loro situazioni di disagio. In questi casi mi è capitato spesso di lavorare sugli aspetti di consapevolezza personale. Ad esempio nel caso di “Paolo”, nome di fantasia, siamo riusciti ad invertire quel copione relazionale che era solito applicare nel campo delle relazioni intime. La difficoltà era legata al vedersi sempre e solo “succube” della compagna, senza mai poter dire la sua, senza potersi esprimere liberamente. E proprio questa sua paura lo spingeva a ritirarsi in se stesso, stimolando contemporaneamente la scarsa considerazione della compagna. Un lavoro di supporto e di presa di consapevolezza delle sue modalità relazionali poco funzionali -svolto attraverso l’applicazione in internet – ha consentito a Paolo di individuare nuove strade e nuove modalità funzionali dal punto di vista del rapporto intimo.
La terapia breve strategica è una tipologia di terapia che si sposa molto bene anche online. Le sedute hanno una cadenza bisettimanale, almeno per il primo periodo (mediamente due mesi). Successivamente invece la cadenza è di circa una volta al mese. Solitamente un percorso di terapia breve strategica può durare mediamente 10 appuntamenti, ovviamente dipende da caso a caso, a seconda della gravità del problema presentato.
Il perché la terapia breve strategica riesca ad essere efficace ed efficiente anche nel virtuale, può essere compreso conoscendo in maniera più approfondita il modello.
Questo tipo di psicoterapia è una sorta di problem solving, mira sin dalla prima seduta ad individuare quei tentativi di soluzione disfunzionale che noi mettiamo inconsciamente in campo per risolvere un problema, e che invece di favorire soluzioni funzionali ci portano a mantenere – e spesso a complicare – il problema stesso. Il lavoro terapeutico si incentra proprio sul favorire un cambiamento immediato nella persona, in direzione degli obiettivi che vengono fissati dal paziente stesso in collaborazione con lo psicologo. Fra una seduta e l’altra vengono assegnati dei “compiti a casa” (una sorta di “homeworks”), funzionali a permettere il raggiungimento del cambiamento sperato e voluto dal paziente.
Si possono presentare anche situazioni di una peculiarità tale da suggerire o addirittura richiedere un approccio più diretto, con la presenza del paziente in studio, ma si conferma comunque il fatto che la Terapia Breve Strategica può risultare efficace ed efficiente anche online, essendo in grado di fornire il supporto e le soluzioni funzionali di cui il paziente ha bisogno.
Categorie: Adolescenza, Ansia e panico, Crescita Personale, Dipendenze, Disturbi Alimentari, Genitorialità, Gestione delle emozioni
Tag: coronavirus, psicoterapia on line, Terapia Breve Strategica
Torna al blog