“Quando è meglio usare Tinder?”, è una domanda che può aprire a riflessioni interessanti ed anche discordanti. Tinder è un’applicazione che favorisce la comunicazione tra utenti in rete, ed è usualmente impiegata come app di incontri tra persone. L’ambito che oggi vorrei approfondire nel presente articolo è quello psicologico e relazionale. L’avvento della dimensione virtuale ha aperto scenari che neanche si potevano immaginare fino a quindici anni fa. Oggi usare un’applicazione di incontri è diventato un fatto abbastanza normale, anche se molte persone sono ancora restie e poco convinte dello strumento. L’utilizzo principale di Tinder è finalizzato a poter conoscere altre persone in un’ottica di approfondimento relazionale, molto spesso sul piano intimo. Oggi vedremo alcune esperienze concrete di miei pazienti e l’uso specifico che loro fanno dell’app Tinder.
“Dottore ogni venerdì esco con una tinderina diversa, mi fa stare bene, ceniamo insieme, parliamo di un po’ di cose e poi finiamo regolarmente a letto”.
M. (iniziale di fantasia) racconta la sua personale esperienza su Tinder come un mezzo per conoscere di continuo nuove ragazze, che nello specifico definisce “tinderine”. Si sente piuttosto soddisfatto per il fatto di riuscire a piacere e a sedurre, questa sensazione lo carica molto dal punto di vista dell’autostima. Ricevere attenzioni da diverse persone lo stimola e lo convince a continuare ad usare l’app con regolarità. Tuttavia con il passare del tempo inizia a percepire queste relazioni come “vuote”. La passione iniziale lascia spazio all’abitudine. In lui si insinua la percezione di una scarsa motivazione nel mantenere queste relazioni, non riesce a vederne il senso finale, tuttavia continua l’utilizzo dell’app. M. riconosce di avere bisogno di altro, soprattutto di una relazione stabile, ma allo stesso tempo la teme, per la paura di non essere in grado di mantenerla.
“Sono entrata in Tinder per la prima volta dopo essermi lasciata con il mio compagno e ho subito trovato un amore importante”.
La storia di S. (iniziale di fantasia) è particolare. Il primo incontro su Tinder è andato benissimo, ha avuto successo. Lei arrivava da una lunga relazione finita male e avvertiva una necessità di cambiamento. Il primo ragazzo che conosce è un vero e proprio “colpo di fulmine”. Iniziano a frequentarsi e sin da subito si sente rapita a livello sentimentale. Tuttavia decide di continuare a sperimentare. Pur frequentando questo nuovo amico decide di provare, sempre su Tinder, a conoscere altre persone. Gli incontri si fanno numerosi ma S. non riesce a trovare interessanti i ragazzi che conosce. Non prova trasporto, non trova interessanti le discussioni. L’unica persona davvero convincente è la prima che ha conosciuto. Dal punto di vista sentimentale la relazione, a distanza di tempo, prende vita e si trasforma in una frequentazione seria.
“Non riesco a trovare gli argomenti, non so cosa scrivere”.
In questa situazione C. (nome di fantasia) si sente bloccata psicologicamente e non sa cosa scrivere nelle chat. Non conoscendo il potenziale interlocutore ed essendo molto timida, trova l’applicazione difficile da usare. Vorrebbe potersi mettere in contatto con altre persone, ma teme di non essere all’altezza o di non avere la capacità per relazionarsi con i ragazzi che potrebbe incontrare virtualmente. Molti dubbi la bloccano e non le fanno vivere l’esperienza con serenità. In alcuni casi ha anche chattato per qualche giorno, senza riuscire a trasformare la situazione da virtuale in reale. E’ vero che si possono anche incontrare delle difficoltà nell‘uso della chat, ma sono prevalentemente legate al nostro modo di essere e di relazionarci con gli altri.
Rispondere alla domanda se sia o meno utile utilizzare Tinder per le nostre relazioni interpersonali ed intime non è semplice. Non esiste una risposta univoca. L’applicazione funziona sicuramente come ottimo “acceleratore” a livello relazionale. Ci consente in maniera immediata di avere a disposizione un bacino enorme di persone con le quali potenzialmente possiamo entrare in contatto. Ovviamente il rischio può essere quello di fare fatica a stringere relazioni, e di sentirsi frustrati per il fatto di non trovare il giusto “match”, il giusto incontro. Tinder può essere uno strumento utile ed interessante, è sicuramente l’uso che ne facciamo che ne farà la differenza.
Categorie: Gestione delle emozioni
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