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Cosa sono le smart drugs?

25 Novembre 2019

Le smart drugs, o meglio le sostanze nootrope o “droghe intelligenti”, sono una classe di sostanze che possono aumentare le prestazioni del cervello. A volte sono chiamati potenziatori della cognizione o sostanze che migliorano la memoria.

Ma cosa fanno le smart drugs?

Le droghe intelligenti sono sostanze naturali o sintetiche che possono essere assunte per migliorare le prestazioni mentali nelle persone sane. Hanno guadagnato popolarità nella società di oggi e sono spesso utilizzati per aumentare la memoria, la concentrazione, la creatività, l’intelligenza e la motivazione.

Anche le sostanze non soggette a prescrizione medica che possono migliorare le prestazioni o la concentrazione del cervello, come la caffeina e la creatina, sono considerate nootropiche. Possono infatti avere effetti sul pensiero, sulla memoria o su altre funzioni mentali.

In alcune situazioni vi sono prescrizioni mediche di farmaci nootropi per particolari tipologie di malattie. Ad esempio per favorire una riduzione delle malattie degenerative: Alzheimer e il Parkinson. Nel trattamento dell’ADHD, patologia che riguarda in specifico la difficoltà di mantenere l’attenzione. Inoltre anche nel caso di situazioni cliniche specifiche come l’ipossia: la mancanza di ossigeno nelle cellule.

Effetti collaterali delle smart drugs

Gli effetti collaterali comuni dei nootropi da prescrizione includono:

  • alta pressione sanguign;
  • una frequenza cardiaca veloce;
  • insonnia e altri disturbi del sonno;
  • problemi con la vista;
  • dipendenza.

L’uso di queste sostanze, può portare a gravi rischi per quello che riguarda proprio la dipendenza. Infatti l’aumento delle prestazioni mentali, legato al consumo, può determinare una difficoltà successiva nel vivere la normale realtà che la persona si trova di solito ad affrontare e a vivere. Senza l’aiuto del farmaco, e solamente con le proprie risorse, la persona non riesce ad affrontare le sfida che la vita pone ogni giorno. Di conseguenza il consumo diventa costante, facendo vivere una realtà completamente distorta.

Benefici o problematicità?

Alcuni studi dimostrano che certi integratori nootropici possono influenzare il cervello, tuttavia mancano ancora delle prove che dimostrino con certezza la presenza di benefici. Gli esperti infatti non possono dire con certezza se le smart drugs riescono a migliorare il pensiero, ed inoltre non ci sono prove sufficienti per indicare che sono sicuri ed efficaci per tutti.
Sicuramente però queste sostanze agiscono sui neurotramettitori e ne modificano i livelli e le concentrazioni nel cervello, cosi da alterare le capacità di concentrazione, abilità di calcolo, memoria, creatività e umore.

Quale classificazione?

È difficile classificare le smart drug: alcuni ricercatori le suddividono in base al fatto di essere pronte o meno all’uso, altri in base a prodotti caffeinici, prodotti efedrinici, afrodisiaci. Altri ancora in base allo scopo che ne vogliono ricavare ad esempio miglioramento delle prestazioni o ricerca di effetti psicoattivi.

I principi attivi più diffusi sono la colina, piracetam, aniracetam e vitamina B5, che agiscono nella concentrazione, nel pensiero astratto, nel calcolo e nella creatività; i dopaminergici, che agiscono sulla dopamina; i serotoninergici, che agiscono sulla serotonina; il metilfenidato, la caffeina, la nicotina, la norvalina, sostanze che modificano agilità mentale, concentrazione, resistenza e attenzione.

Se vuoi saperne di più sulle smart drugs e sulle problematiche di dipendenza leggi un mio precedente articolo:

“Phenibut le nuove frontiere della dipendenza”

Categorie:

Tag: dipendenza da droghe, smart drugs

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