L’articolo di oggi mira a far conoscere la terapia breve strategica, utile in questa fase 2, ad affrontare il cambiamento.
La terapia breve strategica è una tipologia di psicoterapia che permette, in breve tempo, di sbloccare una problematica psicologica, favorendo nuove sensazioni di sollievo e di benessere. Abbiamo vissuto alcuni mesi di continui cambiamenti, di novità, di cattive notizie e di grandi preoccupazioni, riuscire a trovare una nuova serenità dal punto di vista psicologico può essere difficile, ma è importante ripartire, ricominciare da se stessi e dalle proprie potenzialità e risorse.
Anche per me questo momento è importante, ho appena cambiato studio, le regole anti-Covid avevano bloccato il trasloco e creato una serie di limitazioni alla mia attività di libero professionista. Tuttavia credo molto in questa ripartenza e aver iniziato con lo spazio fisico, ovvero aver traslocato e poter ricevere da questa settimana nella nuova sistemazione, mi fa provare una rinnovata energia positiva. Nell’articolo di oggi vorrei farvi conoscere la terapia breve strategica, il percorso di psicoterapia che propongo nel mio studio.
Prima due parole semplici per chiarire in cosa consiste essenzialmente la Terapia Breve Strategica. Si tratta di un approccio di tipo strategico che concentra l’attenzione sul “come” funziona il problema del paziente e non sul “perché” il problema esiste. Questa particolare prospettiva di approccio si accompagna ad una serie di manovre terapeutiche scelte in base allo specificità del caso in esame, adattandosi quindi alle singole necessità del soggetto in terapia.
Solitamente il percorso prevede un ciclo di circa quattro sedute, una ogni quindici giorni. Questo primo periodo è fondamentale in quanto rappresenta la fase chiave nella quale si cerca di sbloccare il problema e orientare la persona nella direzione del cambiamento. Successivamente la frequenza delle sedute può variare da una volta ogni tre settimane ad una volta al mese; in questa seconda fase si cerca di consolidare il cambiamento ottenuto e, step-by-step, continuare a mantenere e migliorare il benessere psicologico raggiunto. Fra una seduta e l’altra vengono assegnati degli “homeworks” (compiti a casa) che sono fondamentali per imparare a lavorare su se stessi e favorire un’esperienza emozionale correttiva concreta, che permetta alla persona di vivere una realtà funzionale differente rispetto a quella negativa che vive di solito.
Ad esempio, una esperienza emotiva nuova e funzionale è quella che il soggetto prova nel momento in cui riesce a non essere assalito da ansia o panico in una situazione che solitamente gli provoca tali spiacevoli effetti. Da lì si parte per il viaggio verso un nuovo equilibrio psicologico, una sorta di breccia nel muro del problema, che deve poi favorire un continuo cambiamento emotivo e psicologico.
Un percorso di psicoterapia breve strategica può quindi durare circa dieci sedute, spalmate nel tempo. E’ proprio questa caratteristica che la rende efficace ed efficiente. Una sorta di “terapia breve a lungo termine”, con risultati positivi nell’immediato che vengono mantenuti anche nel tempo. Ho pazienti che ancora a distanza di anni mi scrivono, per ringraziarmi del percorso svolto, per tenermi aggiornato sui loro continui miglioramenti ed alcune volte anche solo per salutarmi.
In questa fase della nostra vita caratterizzata da continui cambiamenti, credo che la terapia breve strategica possa avere un ruolo importante nell’aiutare le persone ad affrontare il cambiamento in maniera più flessibile. Questo tipo di percorso psicoterapeutico permette alla persona di sperimentarsi, di superare i limiti trasformandoli in risorse, di affrontare a viso aperto i propri problemi e trovare soluzioni funzionali, di vedere la realtà con altri occhi, rimuovendo quei filtri che spesso non ci permettono di apprezzare le nostre potenzialità.
Categorie: Ansia e panico, Crescita Personale, Dipendenze, Disturbi Alimentari
Tag: coronavirus, psicoterapia on line, Terapia Breve Strategica
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