Tre consigli per superare la paura! Spesso ricevo telefonate o messaggi di persone che vorrebbero un consiglio per superare la paura o l’ansia che vivono in diversi contesti e momenti della loro vita. Altrettanto spesso spiego che per dare un consiglio è necessario approfondire la situazione, perchè per queste problematiche non esiste una ricetta universale. Ognuno di noi ha una sua specifica rappresentazione della realtà, e provare a dare soluzioni preconfezionate per tutti non è possibile. Tuttavia l’articolo di oggi prova a fornire alcuni spunti di riflessione, semplici accorgimenti utili a pensare la paura in maniera diversa. Di solito rispondiamo in maniera automatica e disfunzionale alle situazioni che temiamo. Provare con riflessioni differenti, focalizzandosi su nuove modalità di reazione, può diventare strategico per iniziare ad affrontare e superare la paura patologica.
Può sembrare paradossale, tuttavia smettere di parlarne ci aiuta a non rendere la paura eccessivamente intrusiva. Molti pazienti raccontano che parlare della paura li aiuta a sfogarsi e si sentono subito meglio. E’ vero che in un primo momento ci sentiamo sollevati, in quanto abbiamo “svuotato il sacco” e ci sentiamo più sereni. Ma continuare a parlarne non ci libera veramente. Il fatto stesso di raccontare la nostra paura dimostra che essa è sempre più attuale e pervasiva nella nostra vita: parlarne la rende forte, presente ed importante. Per questo motivo il primo consiglio è quello di cercare di non parlarne più, in modo da iniziare ad avvertire meno la sua presenza nella quotidianità.
Un semplice esercizio che possiamo mettere in pratica è quello di chiedersi come potrebbe peggiorare la situazione. Pensare a tutte le cose che potremmo fare per peggiorare la situazione, permette di costruire una vera e propria mappa delle principali cause che ci portano ad avere l’ansia. Ad esempio, se evitiamo alcune situazioni delle quali abbiamo paura, il rischio è che tale evitamento possa portare ad aumentare la paura stessa. In questo caso l’evitamento si colloca come una causa che mantiene e alimenta i nostri timori. Riflettere su come potrebbe peggiorare la situazione aiuta a costruire una nuova consapevolezza e prepara la strada al cambiamento e al superamento delle paure stesse.
Durante il percorso di terapia breve strategica, utilizzo tecniche mirate e personalizzate che aiutano a superare ansia e panico, sbloccando quei meccanismi che mantengono e alimentano la paura. Un consiglio molto utile è quello di non resistere alle sensazioni fisiche di ansia. Quest’ultima è la risposta fisiologica alla paura, che quando diventa eccessiva si trasforma in panico, appunto la massima espressione dell’ansia. Se proviamo a resistere a queste sensazioni cercando di controllarle, quello che accade è di ottenere l’effetto opposto, ovvero di crollare sotto il loro peso. Veniamo trascinati dentro un vortice di sofferenza e disagio, l’ansia invece di diminuire aumenta, facendo svanire tutte le nostre sicurezze. Quello che consiglio invece è di provare a non resistere, ma di ascoltare ancora di più quelle sensazioni calandosi all’interno della paura stessa. Può sembrare strano ma l’effetto sarà assolutamente paradossale. Quest’ultimo approccio fa parte di una tipologia d’intervento molto preciso che utilizzo nei miei percorsi di Terapia Breve Strategica. Un vero e proprio training che aiuta ad interpretare l’emozione di paura diversamente, andando oltre i limiti di ansia e panico.
I tre suggerimenti sopra indicati possono essere di aiuto nelle forme più lievi di apprensione o inquietudine. Nei casi in cui da soli non si riuscisse, mediante questi semplici accorgimenti, a limitare le sensazioni di ansia e panico, il mio consiglio è quello di ricorrere ad uno specialista per iniziare un percorso di psicoterapia. Con la Terapia Breve Strategica che io propongo, di solito in circa otto, dieci appuntamenti si ottengono ottimi risultati.
Categorie: Ansia e panico
Tag: ansia, Attacchi di Panico, paura, Terapia Breve Strategica
Torna al blog
