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Cosa fare se sei un genitore di un figlio ansioso

12 Aprile 2019

Essere genitore di un figlio ansioso non è semplice. Quali sono i comportamenti funzionali che ci aiutano a gestire l’eccessiva paura dei nostri figli rispetto alla scuola, agli amici o all’attività sportiva? La risposta non è semplice, i consigli che arrivano attraverso la televisione, i giornali, i media in generale, sono spesso contraddittori e buoni per ogni situazione, ma di solito la nostra è una situazione differente.

Approfondiamo alcuni suggerimenti che i genitori possono iniziare a mettere in atto fin da subito, accorgimenti utili a migliorare la situazione e a gestire con più efficacia le paure dei propri figli. Impariamo a capire cos’è meglio fare e cosa evitare.

Primo: Non rassicurare

La rassicurazione non fa altro che alimentare la paura dei vostri figli; pur volendo aiutarli in ogni modo e farli sentire capiti e compresi, la rassicurazione funziona in ottica disfunzionale, ossia esattamente all’opposto. Più voi lo rassicurate e più vostro figlio in realtà continuerà a provare paura! E’ sicuramente fondamentale fargli sentire che lo capiamo e che stiamo tentando di sintonizzarci con lui, tuttavia rassicurandolo otteniamo l’effetto contrario di mantenere intatte le sue paure e le sue preoccupazioni.

E’ fondamentale esserci e fargli sentire la vostra presenza, ma dichiarare “Non devi aver paura qua ci sono io” non funziona e rischia di peggiorare la situazione. Vostro figlio si chiederà come potrà fare quando sarà solo o comunque fuori dalle rassicuranti mura domestiche, con il gruppo dei suoi pari, gli amici, a scuola. Può accadere, infatti, che quando vostro figlio si trova a scuola e viene assalito dalla paura, arrivi addirittura a chiamare i genitori per farsi venire a prendere, e di solito il genitore accorre prontamente e si attiva con un comportamento affettivo di rassicurazione.

Aiuta tuo figlio ad avere uno spazio per le preoccupazioni

Invece di rassicurare, vi consiglio di provare a ricavare uno spazio giornaliero di 15 o 30 minuti, durante il quale chiedere a vostro figlio quali possono essere le sue preoccupazioni per la giornata successiva. Se ad esempio c’è una verifica particolarmente temuta, invece di rassicurarlo provate a fare il contrario e a chiedergli di sviscerare tutti i possibili motivi che lo preoccupano: perché pensa che la verifica potrà andare male, quali possibili stati d’animo vivrà durante lo svolgimento del compito in classe. Quello che potrà accadere, quasi per magia, è che vostro figlio invece di vivere una sensazione negativa di malessere proverà una condizione di tranquillità totalmente nuova per lui. Più ci caliamo nelle nostre peggiori paure e più queste spariscono:la paura affrontata diventa coraggio.

Evita di evitare

Cercatedi fare in modo che vostro figlio impari ad “evitare di evitare”. Ogni “evitamento”- cioè ogni situazione nella quale si tenta di aggirare un ostacolo – può far aumentare la paura, generando una spirale di situazioni che porteranno il ragazzo a non trovare più una via d’uscita dall’ansia. Il primo caso “classico” di evitamento è quello dei banchi di scuola, dove spesso la sensazione di paura e di disagio si acuisce e spinge l’adolescente ad allontanarsi dalla classe e dalla scuola, per rifugiarsi nel tranquillo porto della propria casa.

Aiutatelo ad “evitare di evitare” facendogli vivere piccole frustrazioni, facendogli sentire che ci siete ma che può farcela ancheda solo, facendogli intravvedere anche i lati positivi di quello che sta facendo e di come “non evitando”le cose possono funzionare anche meglio.

Tre tecniche efficaci, all’apparenza piuttosto semplici ma in realtà molto difficili da applicare perchè controintuitive e paradossali, tre tecniche che ogni genitore con figli ansiosi dovrebbe provare a mettere in atto, se necessario anche con l’aiuto di un terapeuta, nell’ottica di rigenerare lo stato disalute e di benessere del figlio.

Se credi che tuo figlio possa avere una problematica ansiosa che non riesce ad affrontare da solo e rispetto alla quale non riesci ad essere efficace, contattami per maggiori info.

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Tag: adolescenza, ansia, Attacchi di Panico, genitorialità

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